Quindici donne, dai venti ai quarant'anni, provenienti da tutti gli angoli della provincia di Firenze. Alcune di loro sono appena uscite dalle scuole superiori, alcune sono laureate, altre hanno famiglia. Ad accomunarle è la disoccupazione o la precarietà lavorativa.
E da due mesi a questa parte anche un percorso che le ha portate ad acquisire le nozioni fondamentali per esercitare il mestiere di wedding planner, organizzatrici di matrimoni. Attraverso un corso appositamente dedicato, gratuito e organizzato in collaborazione tra le agenzie formative Chiantiform e Coop21.
Le quindici aspiranti professioniste dei “fiori d'arancio”, mercoledì 20 marzo scorso sono state a lezione da due grandi esperte nel campo floreale: Giovanna e Alessandra Rettori, fioriste titolari del negozio in piazza della Repubblica a San Casciano “i Fiori di Giovanna e Alessandra”. Nella loro colorata e profumata bottega le due fioriste, che solo lo scorso anno hanno addobbato trentanove matrimoni, hanno spiegato alle ragazze come organizzare la parte floreale di un matrimonio, hanno elargito consigli e mostrato i loro precedenti lavori.
Assieme a loro c’era anche il Gazzettino, che ha raccolto i pareri sul corso, le aspettative e le speranze future delle ragazze. “Era diverso tempo che mi guardavo intorno cercando corsi per wedding planner, ma chiedevano tutti grosse cifre per un corso di due giorni magari”, racconta Alexandra, 32 anni, laureata in media e giornalismo.
“Ho finito la scuola lo scorso anno e dopo tanti lavoretti ho deciso di buttarmi in questo corso”, spiega Giulia, 20 anni. Silvia di anni ne ha 24 e nell’ottobre scorso si è laureata in scienze turistiche e di tanto in tanto lavora come assistente per una wedding planner. “Mi è piaciuto molto questo corso, è stato bello e sono molto contenta”.
Tra le frequentanti c'è già a chi progetta una futura agenzia di wedding planning assieme alle compagne di corso. “Una volta finito questo corso – dice Paola, 30 anni, disoccupata – abbiamo intenzione di provarci, insieme, a fare questo mestiere, quantomeno vogliamo provare a strutturare un’idea concreta”. “Questo corso – continua – è stato un modo per conoscere altre persone e fare un po' gruppo, perché si sa, l'unione fa la forza”.
di Andrea Alfani
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