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sabato 20 Aprile 2024
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    Fiumi e torrenti del Chianti fiorentino, ultimo passaggio di sfalcio del Consorzio di Bonifica

    Quasi completate le ultime manutenzioni sulle opere e sistemazioni idrauliche e i tratti urbani dei corsi d’acqua dei bacini dell’Ema, della Greve e della Pesa in vista delle piene invernali

    CHIANTI FIORENTINO – Sono in corso in queste settimane, prima delle prevedibili piene invernali, le ultime manutenzioni stagionali effettuate da parte del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno mediante sfalcio della vegetazione, programmate perché sui tratti arginati, in presenza di opere e sistemazioni idrauliche e all’interno dei centri abitati sia eseguito almeno uno o più passaggi l’anno, tra la primavera e il primo autunno.

    Il primo passaggio di sfalcio di solito avviene nel mese di giugno e il secondo nel mese di ottobre; in alcuni casi se ne fa solo uno in piena estate, in altri invece si aumenta la frequenza arrivando anche a 3 o 4 passaggi durante tutta la stagione.

    “La data precisa – spiega il Consorzio – viene determinata soltanto nel corso dei sopralluoghi propedeutici tenendo conto dell’effettivo stato vegetativo e quindi per rendere l’intervento il più efficace possibile”.

    “Il primo sfalcio – prosegue – in ottemperenza alle direttive regionali sulla manutenzione dei corsi d’acqua, prevede l’esecuzione dello sfalcio solo sugli argini e loro pertinenze, lasciando vegetata una fascia di circa un metro a contatto con l’acqua e la vegetazione che nasce in alveo – solitamente cannuccio di palude o fragmites – che non viene safalciata per salvaguardia sia dell’avifauna nidificante che dell’ittiofauna”.

    “Il secondo o ultimo passaggio – precisa il Consorzio di Bonifica – è invece generalmente più esteso e radicale e arriva ad interessare anche l’intera sezione d’alveo, sia perché vengono meno le necessità di tutela dell’avifauna nidificante sia perché si tende a liberare al massimo la sezione fluviale perchè possa accogliere al meglio le prossime piene”.

    “I corsi d’acqua del Chianti rappresentano un elemento fondamentale di uno dei paesaggi più spettacolari, conosciuti e apprezzati del mondo – commenta il presidente del Consorzio Marco Bottino – e le nostre manutenzioni servono a renderli più sicuri idraulicamente ma anche più belli e fruibili per tutti”.

    “E’ per lavori come questi – conclude – che serve e viene speso il contributo di bonifica che per il 2020 stiamo richiedendo in queste settimane su tutto il territorio del Medio Valdarno e anche nei comuni del Chianti”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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