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mercoledì 2 Luglio 2025
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    I rappresentanti istituzionali del Chianti Fiorentino raccontano il Viaggio della Memoria insieme agli studenti

    Andrea Cardinali, Alessandra Gherardelli e Valentina Cerrini hanno accompagnato una ventina di studenti e studentesse degli Istituti comprensivi

    CHIANTI FIORENTINO – Non c’è pace senza quel patrimonio di valori, di principi ineludibili come la libertĂ  e la democrazia, fondamenti della Carta Costituzionale, che è necessario affermare e trasmettere alle nuove generazioni.

    E non esiste futuro se non si promuove con costanza e fermezza la cultura della memoria, la conoscenza, la consapevolezza degli errori commessi nel passato.

    Perché quegli orrori che hanno segnato indelebilmente la storia del Novecento, durante il secondo conflitto mondiale, generati dalla barbarie del regime nazista e della dittatura fascista, non si ripetano più.

    Queste parole sono alcune di quelle che hanno attraversato, come un filo rosso senza soluzione di continuitĂ , l’esperienza collettiva che, a 80 anni dalla Liberazione di Auschwitz e di Mauthausen, ha portato una delegazione composta da una ventina di giovani, studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti comprensivi di San Casciano, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle, a compiere il viaggio nei luoghi della memoria.

    I ragazzi e le ragazze sono stati accompagnati dai rispettivi insegnanti e da alcuni rappresentanti istituzionali dell’Unione comunale del Chianti fiorentino.

    Andrea Cardinali, consigliere comunale grevigiano e presidente del consiglio dell’Unione comunale del Chianti fiorentino; Alessandra Gherardelli, presidente del consiglio comunale di San Casciano; e Valentina Cerrini, consigliera comunale di Barberino Tavarnelle, capogruppo di maggioranza.

    Compongono un racconto a tre voci che ripercorre l’esperienza condivisa con i giovani, da loro definita “potente, totalizzante, profonda, intensa”.

    Riflessioni corali, sguardi commossi, espressioni di pace e solidarietĂ , bisogno impellente di ritrovarsi ancora piĂą uniti, hanno qualificato il doloroso cammino sulle tracce della memoria compiuto negli ex campi di concentramento in Germania e Austria, Dachau, Ebensee, Hartheim, Mauthausen e in Italia alla Risiera di San Sabba.

    “E’ stato un onore per me – dichiara Cardinali – poter accompagnare i ragazzi delle nostre scuole medie. Le emozioni che ho visto nei loro occhi dentro e fuori dai campi nazisti, le pagine dei loro diari di bordo che abbiamo ascoltato l’ultimo giorno alla Risiera di San Sabba a Trieste, sono di una profonditĂ  immensa”.

    “Questi giovanissimi ambasciatori – prosegue – hanno vissuto silenzi di tristezza e rispetto, momenti di sdegno e dissenso pensando a ciò che ancora oggi tante persone subiscono ingiustamente, a cominciare da tante donne”.

    “E poi ci sono stati attimi di commozione – conclude – di nuove amicizie nate da un abbraccio di consolazione in fondo ai gradini della scala della morte di Mauthausen, anche di divertimento in alcuni momenti del viaggio, perchĂ© entrare nei luoghi dell’orrore ha il potere di far percepire la grande fortuna che ognuno di noi ha nel far parte di una famiglia e di una comunitĂ , soprattutto la fortuna di poter scegliere di essere felici ogni giorno attraverso azioni consapevoli”.

    “Il pellegrinaggio della memoria – sottolinea Gherardelli – è stato per me un viaggio carico di emozioni profonde che ti lasciano un segno indelebile nell’anima. Sono partita con una sensazione strana non sapendo bene cosa mi aspettasse in questo viaggio… sono rientrata con un bagaglio pieno di emozioni e di stimoli. Un grande stimolo per coltivare sempre piĂą la memoria ed applicarla al presente”.

    “Voglio ringraziare tutti i miei compagni e le mie compagne di viaggio – tiene a dire – ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa; innanzitutto gli studenti e le studentesse che con le loro riflessioni, le loro enormi sensibilitĂ , il loro grande interessamento mi hanno dato grandi spunti di riflessione e una grande speranza per il nostro ed il loro futuro. Grazie alle amministrazioni comunali, alla cittĂ  metropolitana ed a ANED che permettono la realizzazione di tutto questo. La visita a questi luoghi ci aiuta a comprendere l’importanza di una societĂ  libera e democratica!”.

    “Celebrare l’ottantesimo anniversario della liberazione di Mauthausen – rileva la consigliera comunale Cerrini – insieme ai gonfaloni delle amministrazioni comunali e soprattutto insieme agli studenti e alle studentesse che portavano con sĂ© i colori dell’arcobaleno, simboli che richiamano la bandiera della pace, cantare tutti quanti in coro “Bella ciao”, sentire le persone degli altri Paesi unirsi alle nostre parole. E’ stato questo uno dei momenti piĂą toccanti dell’esperienza che grazie all’amministrazione comunale ho potuto fare nell’ambito del viaggio della Memoria”.

    “Come consigliera comunale, come cittadina – conclude – mi sono sentita onorata di essere lì, di condividere le emozioni, le sensazioni e l’opportunitĂ  di riflettere, avvolta dall’abbraccio delle allieve e degli allievi che diventeranno a loro volta testimoni del viaggio compiuto nei luoghi dell’orrore. Il pellegrinaggio che ci ha permesso di constatare personalmente, ascoltare i racconti su ciò che era successo in quei luoghi è stata un’esperienza forte e sicuramente di grande crescita”.

    Saranno gli allievi e le allieve che hanno preso parte al viaggio a restituire l’esperienza ai compagni e alle compagne di scuola, alle amministrazioni comunali e alle comunitĂ , in occasione di un incontro pubblico, in programma il 28 maggio a San Casciano.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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