Ha fatto la campagna elettorale con il pancione e, pochi giorni dopo la sua elezione in Parlamento, ha dato alla luce la piccola Bianca. Che oggi ha due mesi e si contende l'amore della mamma con Cosimo (3 anni).
Elisa Simoni, ex assessore provinciale al lavoro, è una valdarnese tosta: la conoscono molto bene anche nel Chianti, per le tante vertenze che ha seguito in questi drammatici anni di crisi economica. non a caso alle "parlamentarie" del Pd, nel dicembre 2012, è stata la più votata nel nostro territorio.
A distanza di alcuni mesi dalla sua nomina a deputata, Il Gazzettino del Chianti l'ha intervistata per capire come è stato il suo "sbarco" a Roma. In un momento storico complesso a dir poco, con il Pd in difficoltà e a rischio implosione, il Paese in ginocchio, la credibilità della classe poitica ai minimi storici… .
Simoni, come sono stati questi primi mesi in Parlamento?
"L'elezione del presidente della Repubblica e le conseguenze hanno infranto l'idea che mi ero fatta di questa grande esperienza: non mi ero candidata per governare con il Pdl ma per un Governo di cambiamento che compattasse il centrosinistra".
Come si vive lì, in "diretta", questo difficile momento politico? E cosa le chiedono quando torna in Toscana?
"Ora che sono iniziatiti i lavori delle commissioni abbiamo molto da fare: le emergenze sono tante e le risorse non ci sono. Bene il rifinanziamento della cassa, e la proroga dei contratti dei precari della pubblica amministrazione (150mila che sarebbero andati a casa) ma adesso dobbiamo fare qualcosa per le imprese: più cauti sull'Imu, ma blocchiamo aumento dell'Iva".
E' più preoccupata per le difficoltà del Governo o per quelle del Pd?
"Nelle iniziative sul territorio incontro rabbia, ma questo è il segno di un partito che non si arrende alla mediocrità del gruppo dirigente. E' per questo che io ci metto la faccia girando i circoli, perché non mi sono arresa dal tentare di cambiarla la politica. Siamo tanti giovani e tante donne in Parlamento, e il tentativo di addossare la responsabilità del mancato voto a Prodi su di noi è il tentativo di restaurare e non permettere il cambiamento. Il destino del Governo e del partito sono inscindibili, se il Governo non riuscirà ad affrontare le emergenze del Paese il Pd non ne sarà esonerato. E d'altra parte se dal congresso il Pd uscirà lacerato non sarà possibile per il Governo avere le condizioni per durare e fare le riforme".
Lei è diventata da poco mamma (congratulazioni…) per la seconda volta: quanto è difficile conciliare la vita di parlamentare con quella di madre?
"E' molto faticoso, faccio il pendolare e sono fiera di non aver fatto un solo giorno di assenza, ma mi mancano i miei figli: Bianca (2 mesi) e Cosimo (3 anni). Ma non sono sola, ho una famiglia meravigliosa che mi permette di farlo".
Ci dica un "più" e un "meno" di queste prime fasi della sua esperienza a livello nazionale.
"Il meno è vivere così da vicino la debolezza della politica e del mio partito. Il più è potersi assumere un pezzo di responsabilità perché si possa cambiare. Sono l'unico membro toscano in commissione lavoro e mi impegnerò perché si possa dare ai giovani un futuro: il Governo deve mettere il lavoro e i giovani al primo posto, su questo non farò sconti".
di Matteo Pucci
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