TOSCANA – C'era anche la sotto sezione del Chianti nel gruppo dell'Unitalsi Toscana che si è recato in pellegrinaggio a Lourdes dal 13 al 19 settembre.
Un gruppo di persone unito dalla fede, dalla solidarietà, dall'amore per il prossimo. Un gruppo che, purtroppo, si è imbattutto nelle croniche carenze delle linee ferroviarie.
Carenze ancora più gravi se si pensa che in questi casi il treno trasporta, oltre ai volontari, malati e pellegrini. E fra quest'ultimi molti sono anziani con problemi di salute, oppure anche portatori di handicap.
"Il viaggio di ritorno in treno – ci dicono – è sempre stata lungo ma quest'anno si è battuto ogni record: trenta ore esatte, dalle 16 del 18 settembre alle 22 del 19 settembre".
Ovviamente i confort… sono da altre parti: "Le condizioni dei vagoni sono precarie – concludono alcuni di quelli che hanno partecipato e hanno voluto rendere palese il disagio vissuto – data la loro vetustà. In alcuni manca perfino l'acqua per il w.c., in altri non funziona l'aria condizionata…".
Insomma, mancanza delle minime condizioni per rendere sopportabile, in particolar modo a persone anziane, malate o portatrici di handicap, un viaggio che, al ritorno, è diventato quasi un incubo.
di Redazione
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