CHIANTI FIORENTINO – Sono state molte le segnalazioni arrivate fra ieri e oggi in redazione che ci davano conto di un disservizio nell’ambito dell’acquisto dei titoli di viaggio per i mezzi di Busitalia.
I biglietti per la “Sita”, tanto per intendersi, che vedevano le rivendite impossibilitate a stamparli. Così come (dove ci sono) i distributori automatici.
Ci siamo quindi messi in contatto con la stessa Busitalia, per farci spiegare quello che sta accadendo. In un contesto, quello del trasporto pubblico locale, che in questi mesi di pandemia da Covid-19 ha avuto inevitabili ripercussioni.
Sia per quanto riguarda i lavoratori, con turni ridotti e anche uno sciopero andato in scena a metà luglio; sia, per dirne un’altra, con l’impossibilità di obliterare i biglietti a bordo.
La macchinetta risulta infatti nella zona “bandita” ai passeggeri, fa parte della zona “di rispetto” attorno all’autista; quindi la richiesta è stata quella di scrivere con una penna biro la data. Una sorta di auto-obliterazione.
Ma torniamo alla difficoltà nell’acquistare i biglietti.
“Venerdì 31 luglio – ci spiegano da Busitalia – in serata, il gestore del sistema di vendita automatizzata dei nostri biglietti, ha disdetto unilateralmente il contratto che aveva in essere con l’azienda. Con decorreza da domenica 2 agosto: abbiamo immediatamente avvisato tutte le rivendite”.
Stiamo parlando del sistema che permette alle rivendite di stampare i biglietti: “Quindi – proseguono da Busitalia – ci siamo trovati con una difficoltà inattesa, un disservizio importante, per il quale la società percorrerà anche tutte le vie legali del caso”.
Ma torniamo ai biglietti. Come fa quindi una persona che ha bisogno di prendere il bus a farlo con il regolare titolo di viaggio?
“Può acquistarlo – rispondono da Busitalia – in quelle rivendite che hanno ancora a disposizione quelli cartacei”.
Oppure alla Stazione di Firenze ci si è adattati facendoli vendere “a mano”, sul posto. Con alcuni paradossi: ad esempio, nel caso fossero stati esauriti i biglietti per San Casciano, il viaggiatore è stato costretto ad acquistarne uno per Tavarnelle. Peraltro (pure) più costoso.
L’azienda, spiega ancora, “si sta gradualmente adoperando per sopperire alla mancanza del gestore, e quindi di tornare a consentire alle rivendite di emettere i biglietti in maniera automatizzata”.
Ci vorrà ancora qualche giorno.
Intanto, proprio per mettere una “pezza”, la stessa Busitalia ha predisposto anche la possibilità di fare il biglietto direttamente online. A questo link.
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