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giovedì 18 Aprile 2024
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    Siccità e risparmio idrico. I tre comuni dell’Unione emettono l’ordinanza anti spreco dell’acqua

    Da oggi al 30 settembre entra in vigore il divieto di utilizzare l'acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici

    CHIANTI FIORENTINO –  “L’acqua è una risorsa fondamentale e da tutelare soprattutto in un periodo particolarmente siccitoso, come quello che stiamo vivendo, non sprechiamola, utilizziamola con responsabilità e consapevolezza”.

    Sono i sindaci dell’Unione comunale del Chianti Fiorentino Roberto Ciappi (San Casciano), Paolo Sottani (Greve in Chianti) e David Baroncelli (Barberino Tavarnelle) ad aver emesso congiuntamente un’ordinanza per il risparmio idrico e le limitazioni per l’utilizzo dell’acqua potabile.

    Considerato il protrarsi delle condizioni di forte siccità e la carenza idrica che sta caratterizzando il periodo, i Comuni di San Casciano, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle hanno ritenuto necessario adottare misure straordinarie finalizzate a razionalizzare l’utilizzo delle risorse idriche disponibili in modo da garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i propri fabbisogni primari per uso alimentare, domestico e igienico.

    Il documento che entra in vigore da oggi, mercoledì 22 giugno, e resterà in vigore fino al 30 settembre 2022, stabilisce il divieto per tutti i territori dell’Unione comunale di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici.

    “Il periodo particolarmente critico, causato dai cambiamenti climatici, dall’aumento delle temperature – dichiarano i sindaci – dalla scarsità delle precipitazioni e dall’aumento dei consumi e delle attività turistiche e irrigue, ci impone in via prioritaria l’azione, immediata e concreta, di tutelare le riserve idropotabili. Con questa specifica ordinanza è fatto divieto di tutti gli usi non essenziali dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto”.

    Il provvedimento ordina il divieto di prelievo e consumo di acqua potabile per l’irrigazione e annaffiatura di orti giardini e prati, il lavaggio di aree di cortili e piazzali, il lavaggio domestico di veicoli privati.

    Il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua, tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e sanitario.

    Il documento è stato firmato dalle amministrazioni comunali anche alla luce della richiesta avanzata dalla Autorità idrica Toscana di adottare per il periodo estivo con una specifica ordinanza il divieto di tutti gli usi non essenziali dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto.

    Il rispetto dell’ordinanza è controllato e vigilato e chiunque ne violi le disposizioni incorrerà nell’applicazione di una sanzione amministrativa da euro 100 a euro 500.

    Oltre agli specifici contenuti delle ordinanze, i sindaci impegnati nel promuovere politiche legate ad un uso sostenibile della risorsa idrica e a far fonte agli effetti dei cambiamenti climatici che riducono la disponibilità di acqua nel periodo estivo, raccomandano di tener presente che il contributo di tutti i cittadini è fondamentale per rendere efficace l’azione di razionalizzazione e di utilizzo corretto dell’acqua.

    Si invitano, dunque, i cittadini ad usare dispositivi per il risparmio idrico, quali frangigetto per rubinetti, preferire la doccia per l’igiene personale in alternativa alla vasca da bagno, usare lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico, non fare scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti, la rasatura della barba o la doccia, utilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante, controllare il funzionamento dei propri impianti idrici per evitare eventuali perdite.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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