CHIANTI FIORENTINO – Un servizio di emergenza urgenza addossato, in pratica, quasi del tutto agli equipaggi composti da volontari.
In cui, per rimanere al territorio del Chianti fiorentino (comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, Impruneta e San Casciano), fra i mezzi attualmente in servizio verrebbero tolti anche l’India (quella con infermiere specializzato, attualmente in servizio a San Casciano), e una Alfa (automedica).
In una ipotesi di riorganizzazione ulteriore del servizio di emergenza-urgenza (dopo il primo step dello scorso anno che ha tolto il medico a bordo da San Casciano, sostituendolo con l’infermiere specializzato), che nella bozza elaborata dalla Asl Toscana Centro sulla base della delibera di giunta regionale 1424/22 sarebbe, per il nostro territorio, francamente preoccupante.
Una ipotesi puramente teorica, che applicherebbe appunto alla lettera la delibera della giunta regionale toscana n.1424 del 12 dicembre 2022 (la trovate qui, compreso l’allegato A sulle linee di indirizzo), in attesa poi di modifiche? Oppure un qualcosa di veramente concreto?
Da più parti a cui abbiamo chiesto conto si risponde (al momento fuor di microfono) che, alla fine, questa bozza sarà diversa dalla riorganizzazione finale. Speriamo di sì, viene ovviamente da dire. Ma, al momento, questo è il nero su bianco.
Riorganizzazione 118, la presa di posizione di Asl: “Quella bozza non ha valore attuativo”
E va anche detto che stiamo parlando di una bozza molto recente nel tempo: diffusa dalla Asl Toscana Centro ai suoi referenti territoriali qualche giorno fa.
Una bozza secondo la quale, come si evince dai freddi numeri, in pratica nei nostri comuni il servizio di emergenza-urgenza perderebbe una ambulanza infermieristica e una automedica.
Con ulteriore addossamento di responsabilità agli equipaggi costituiti da soli volontari.
BRAVO | INDIA | MIKE | ALFA | ||
STATO ATTUALE | 5,75 | 1 | 2 | 1 | |
RIMODULAZIONE | 10 | 0 | 1 | 1 | |
SALDO | +4,25 | -1 | -1 | – – |
La “legenda” delle ambulanze
Ambulanze di primo soccorso (Bravo)
Assicurano la rete base del soccorso istituzionale extraospedaliero. Devono essere previste in numero sufficiente a garantire, di norma, il raggiungimento delle località con oltre 1000 abitanti entro 8 minuti dall’attivazione del mezzo di soccorso ed il raggiungimento delle altre aree entro 20 minuti.
Mezzi di soccorso avanzato con infermiere AUSL (India)
Costituiscono la rete di soccorso avanzato nel territorio toscano, assicurando una delle
risposte professionali del servizio di emergenza sanitaria territoriale.
Mezzi di soccorso avanzato con medico AUSL (Mike)
La postazione di soccorso avanzato garantisce la medicalizzazione per l’emergenza-urgenza
di un’area territoriale definita.
Autoveicoli di soccorso avanzato con equipe sanitaria a bordo (Alfa)
Possono essere impiegati in casi selezionati dalla Centrale Operativa di soccorso sanitario; assicurano il necessario supporto agli equipaggi che ne richiedano l’intervento; operano a partenza di norma da sedi aziendali integrati con i servizi di emergenza ospedalieri, o Case della Comunità.
Una ipotesi preoccupante
Quindi, sulla base della bozza di riorganizzazione, sulle 24 ore in questi cinque comuni opererebbero 10 equipaggi di soli volontari.
Nessun mezzo con infermieri specializzati, una automedica, un mezzo con medico a bordo. E il supporto dell’elisoccorso Pegaso. Una modalità di riorganizzazione che sarebbe francamente preoccupante.
Con ipotesi di “sostegno” di mezzi Alfa (con medici a bordo) nel nostro territorio, provenienti da Radda in Chianti, Gruccia (Valdarno), Certaldo, Colle Val d’Elsa, Poggibonsi.
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