CHIANTI FIORENTINO – Raccontiamo due degli esempi principali ma, più o meno sotto traccia, a partire dalle ultime elezioni politiche, sono stati molti i rappresentanti della “vecchia” classe dirigente chiantigiana, nati con Pci prima, Pds poi e infine Pd, a “sposare” la causa del MoVimento 5 Stelle e di Giuseppe Conte.
C’è chi lo ha fatto, semplicemente, nell’urna.
C’è chi, invece, ha deciso di sposare un percorso politico pubblico, impegnandosi in prima persona.
Due esempi dicevamo. E parliamo, in questo caso, di ex amministratori che avevano lasciato il percorso-Pd.
Il primo è ormai alla luce del sole da settimane: è quello, a Greve in Chianti, di Alberto Bencistà.
Sindaco del comune grevigiano per tre mandati (dal 1978 al 1990 e poi negli anni Duemila), ha fatto anche un passaggio nella Margherita, prima di approdare al Pd. Con il quale poi succedette a Marco Hagge sulla poltrona di sindaco di Greve in Chianti.
Oggi è ormai direttamente impegnato nel MoVimento 5 Stelle di Greve in Chianti. Organizzando eventi, iniziative pubbliche.
Un altro ex sindaco, stavolta andiamo a Tavarnelle (oggi Barberino Tavarnelle) è Stefano Fusi.
In questo caso non c’è ancora l'”ufficialità”, visto che mancano ancora alcuni passaggi all’interno di SCE (Sinistra Civica Ecologista), ovvero la formazione che lo stesso Fusi aveva abbracciato.
Ma l’approdo sulle terre contiane è ormai sicuro anche per lui, già sindaco per due mandati a Tavarnelle ed ex consigliere provinciale.
Movimenti da tenere d’occhio: nel 2024 infatti, si rinnovano le amministrazioni comunali di San Casciano, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, Bagno a Ripoli, quest’anno invece tocca a Impruneta.
Ma guardando anche al 2025, ovvero alle elezioni regionali.
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