spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 8 Novembre 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Otto comuni chiantigiani coinvolti dalla rassegna dal 2 al 18 novembre

    "Chianti d'Autunno" 2012: pane (con un filo d'olio), amore e fantasia… Un ricco cartellone di eventi, dal 2 al 18 novembre nelle terre del Gallo Nero, ispirati al tema dell’olio. Frantoi aperti, incontri con i giovani agricoltori, degustazioni di olio e vino, mostre e convegni tra archeologia, artigianato e arte. Il Chianti a tavola proposto da oltre quaranta ristoratori

     

    La kermesse
    Le eccellenze chiantigiane tornano ad essere protagoniste dell’autunno nel Chianti. Le olive e l’olio ‘bono’, il vino di qualità, l’artigianato e i colori e i profumi di questa stagione, infatti, sono il file rouge degli eventi organizzati a Barberino Val d’Elsa, Castellina, Castelnuovo Berardenga, Gaiole, Greve, Radda, San Casciano Val di Pesa e a Tavarnelle Val di Pesa per la settima edizione di “Chianti d’Autunno” in programma dal 2 al 18 novembre. Il viaggio si caratterizza come una scoperta delle radici e delle identità, dei territori chiantigiani in un periodo generalmente non vocato ai grandi flussi turistici e si impreziosisce, anche quest’anno, di un percorso enogastronomico, “Quinto Quarto e dintorni”, realizzato grazie al coinvolgimento di oltre quaranta ristoratori locali che propongono menù elaborati per l’occasione e a base di piatti della tradizione tipica toscana.

     

    “Chianti d’Autunno”, bellezza e bontà da assaporare, a tavola e non solo. Odori e profumi si diramano dalle cucine degli oltre quaranta ristoratori che interpretano in chiave enogastronomica l’essenza delle terre chiantigiane, belle e buone anche d’Autunno: i profumi sono quelli del passato e della sapiente fusione tra qualità e naturalezza. Della tradizione contadina rivisitata sulla base di idee, segreti e guizzi di talenti contemporanei, la kermesse delle culture condivise propone un itinerario volto alla valorizzazione  dei sapori di una volta, della cucina povera, di quel saper fare acquisito nei secoli che mette sul fuoco ingredienti semplici e genuini, secondo le tradizioni degli otto Comuni del Chianti (Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa).

     

    La cucina che utilizza gli avanzi del giorno prima, punta al risparmio e fa appello alla fantasia. Sono i cento piatti, i cavalli di battaglia dei maestri cucinieri del Chianti che nel corso della manifestazione, in programma nelle terre del Gallo Nero dal 2 al 18 novembre, propongono a prezzi modesti in alcuni dei ristoranti più accreditati del territorio chiantigiano.
    A regalare il gusto delle origini, fra gli altri, sono la pasta della 'miseria', con il pan sotto le tagliatelle anima e cuore (animelle e cuori di fegatini), i maccheroncini al lampredotto, la zuppa di ceci e cavolo nero, la lingua di bue, la ribollita, il collo di gallina ripieno, la trippa, l'ossobuco, lo spiedino di fegatello, la coratella d'agnello, lo stracotto con tortino di carote. Ricette genuine che il menù della semplicità chiantigiana, chiamato “Quinto, quarto e dintorni”, escono dalle dispense delle nonne e tornano alla ribalta con la settima edizione di “Chianti d'Autunno”, promossa dai Comuni del Chianti, dalle Province di Firenze e Siena, con il contributo di Chianti Banca e il patrocinio della Regione Toscana. Unica eccezione, forse la meno popolare ma da provare anch'essa, è la Zuppa del Magnifico, un tripudio di sapori forti che mescola trippa e soppressata con agrumi e olio d'oliva extravergine.

     

    A proposito di olio, altro protagonista che affianca il viaggiatore del buongusto attraverso le colline della tipicità toscana, è l'oro verde. La manifestazione ha quale comune denominatore la valorizzazione, la conoscenza e la promozione dei prodotti principe della tradizione contadina chiantigiana. Dunque, oltre al vino, è l'olio l'elemento su cui i riflettori di “Chianti d'Autunno” si accendono con momenti di degustazione nei frantoi e nei musei, eventi culturali che descrivono l'appeal dell'olio nelle sale da bagno delle antiche civiltà, mostre, convegni e incontri informativi sul valore socio-economico del prodotto e le opportunità e i benefici che dalla sua coltivazione e commercializzazione possono trarre i giovani agricoltori.

     

    Gli eventi
    Il cartellone di eventi prenderà il via sabato 3 novembre, alle ore 17, a Castellina in Chianti con “Unguenti e oli profumati: il senso degli Etruschi per la bellezza”, un appuntamento organizzato presso il Museo Archeologico del Chianti Senese con Simona Rafanelli del Museo Archeologico “I.Falchi” di Vetulonia e Paola Spaziani del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto. Il passato sarà il protagonista anche del secondo appuntamento castellinese in programma sabato 10 novembre, alle ore 17, sempre al Museo Archeologico con “Olio d’oliva e cosmesi dall’antichità a oggi” con Manuela Nelli dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, a Firenze. Entrambi gli approfondimenti arricchiranno il percorso espositivo della mostra “sull’Olio. Oro del Mediterraneo dall’antichità a oggi”, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana e prorogata fino alla primavera 2013. Per domenica 11 novembre, in via Ferruccio, alle ore 16, infine, è in programma “Sapori d’Autunno”: degustazioni di olio nuovo, castagne e vino novello, a cura dell’associazione Castellina Pro Caritas, accompagnate da un mercatino di prodotti artigianali e di filiera corta.

     

    Gli appuntamenti in programma a Castelnuovo Berardenga, invece, sono in programma per sabato 10 novembre, alle ore 9.45, con una visita guidata al centro storico e al Museo del Paesaggio dove sarà anche possibile degustare olio locale, e per domenica 11 novembre, dalle ore 15 alle ore 19, presso la suggestiva Certosa di Pontignano con la Giornata europea dell’Enoturismo: un momento per riflettere sullo speciale connubio tra vino e turismo arricchito dalla degustazione di prodotti locali. Inoltre dal 16 al 25 novembre in località Pianella si terrà la Festa dell’Olio Novo (il programma è consultabile sul sito www.comune.castelnuovo.si.it).

     

    Per quanto riguarda Greve in Chianti l'edizione 2012 di "Chianti d'autunno" si caratterizzerà per un'attenzione molto approfondita al tema dell'olio extravergine d'oliva. Il week end sarà quello del 17 e 18 novembre: sabato 17 novembre presso il Frantoio Pruneti di San Polo in Chianti si svolgerà “Frantoio in Musica”, aperitivo con olio novo e abbinamenti gastronomici (musica dal vivo). Si inizia alle 19, il costo è di 10 euro a persona, prenotazione obbligatoria al numero di telefono 0558555091 o alla mail frantoio@pruneti.it. Domenica 18 novembre in via delle Capanne/piazza Matteotti, nel centro storico di Greve in Chianti, degustazione di olio novo presso “La cantina dei produttori Lamolesi”. Sarà possibile effettuare anche la visita delle cantine su appuntamento (ore 10-18) prenotandosi al numero 0558546167. Nelle giornate di "Chianti d'autunno" inoltre il "Frantoio Ag. Valle nel Chianti – Azienda Olearia del Chianti", a Panzano, sarà aperto per visite guidate e degustazioni dal lunedì al venerdì, orario 8-12.30 e 14-17.30. Lo stesso per il "Frantoio Pruneti" di San Polo, aperto dall'1 al 30 novembre dalle 10 alle 18, inclusi sabato e domenica.
     

    Con la sua rosa di appuntamenti, “Chianti d'Autunno” è un omaggio alla manualità e all'ingegno che mette a confronto arte e artigianato. A San Casciano venerdì 9 l'esperienza e l'abilità si fanno atelier e fucina creativa di manufatti di alta qualità. Si chiama “I frutti delle mani” ed è un'esposizione di manufatti dell'artigianato abbinata ad una mostra di pittura. L'evento è organizzato da Cna sud-est fiorentino e Cna Arte. L'iniziativa rimane aperta nei giorni sabato 10 e domenica 11 novembre dalle ore 15,30 alle 19. Info: 335 1297675, ffossi@firenze.cna.it.

     

    Tra sabato 17 e domenica 18 i piaceri del gusto chiantigiano sono di scena in fattoria e a palazzo. Sabato 17 aprono le porte i frantoi dei Comuni di Barberino Val d'Elsa, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. L'iniziativa propone degustazioni e percorsi formativi sul tema “Conoscere l’olio in tutte le sue fasi, dalla produzione al consumo”. Al termine sarà offerta una degustazione guidata dei vini delle fattorie. Partecipazione gratuita; prenotazione obbligatoria entro le ore 12 di venerdì 16 novembre.  (San Casciano 055.8256341-42; Tavarnelle 055.8050822-24; Barberino 055.8052214-18).

     

    Domenica 18 i piaceri si postano a palazzo. Nell'edificio tardorinascimentale dell'antico borgo di San Donato in Poggio, frazione di Tavarnelle. A palazzo Malaspina è tempo di "Olio Sapiens", la settima edizione di un evento che valorizza, attraverso un'esposizione e momenti di degustazioni,  le specialità agroalimentari, la produzione di alta qualità delle fattorie e delle aziende agricole e le eccellenze dell'artigianato locale. Inoltre nella saletta del Palazzo Malaspina si terrà l'incontro informativo promosso dalla Provincia di Firenze: "Agricoltura multifunzionale: le opportunità  nel mondo rurale” con la partecipazione di esperti, amministratori comunali e provinciali. Info: www.tavarnellechiantidavivere.it. URP Tavarnelle 055.80508234 – Palazzo Malaspina 055.8072338.

     

    Il cartellone degli eventi è organizzato dai Comuni di Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Firenze, Provincia di Siena e Chianti Banca. I programmi, nel dettaglio, sono disponibili sui portali dei Comuni promotori e su www.chiantidautunno.it.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...