GAIOLE IN CHIANTI – Il quattrocentesimo biglietto d’ingresso è stato staccato ben prima delle 16.
“A fine giornata, arriveremo a cinquecento”, sorridono le addette all’accoglienza nel luminoso ingresso delle Ex Cantine Ricasoli, a Gaiole in Chianti.
L’Associazione Viticoltori di Gaiole, nel suo primo anno, ha fatto centro. Complice forse anche l’ennesima giornata dal clima post estivo, che orma non ci stupisce più, la degustazione Terre di Gaiole è stata un successo. E indubbiamente il richiamo principale lo ha avuto il prodotto.
Chiunque girasse in sala, bicchiere alla mano, era concentrato nell’approfondire gli oltre cento vini di questa eccellente porzione del Chianti i cui vigneti raggiungono altitudini che superano i 500 metri.
Come approfondirli, seguendo il percorso logico dei quattro versanti e dei relativi terreni che danno sentori diversi ai vini, lo avevano spiegato poco prima in plenaria Roberto Bellini, vicepresidente Ais, gli enologi Maurizio Castelli, Federico Staderini, Massimiliano Biagi, direttore tecnico Ricasoli.
Tutti coordinati da Francesco Ricasoli, che dell’Associazione è uno dei fondatori, nonché portatore di entusiasmo.
“In questa denominazione può nascere il Sangiovese del futuro – si sbilancia – e lo dico con cognizione di causa, perché so quante aziende di questo areale abbiano investito per vini al passo con i tempi, ma senza perdere la propria unicità”.
Per verificare, non resta che darsi appuntamento all’anno prossimo. Le operatrici all’ingresso, assicurano che… verrà ancora più gente.
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