spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 28 Marzo 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Rifugiati ucraini in Toscana: in partenza le unità mobili di Oxfam a Firenze, Grosseto e nel Chianti

    Per garantire assistenza legale, psicologica e orientamento ai servizi del territorio: quella chiantigiana avrà come base logistica San Casciano

    SAN CASCIANO – Sono in gran parte donne e bambini, in qualche caso minori non accompagnati, i profughi ucraini che, dopo aver trovato scampo in paesi come Polonia, Romania e Moldavia, hanno deciso di continuare il viaggio verso l’Italia. 

    In Toscana se ne registrano 8.000, al ritmo di 220 al giorno, di cui 3.105 minori.

    Un’emergenza a cui Oxfam ha deciso di rispondere proprio nei territori dove da anni è al lavoro per l’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo e dei minori migranti non accompagnati, su cui attiverà anche la rete dei Community Center, gestita con i partner toscani.

    Da oggi saranno attive tre unità mobili a Firenze, nell’area del Chianti (base logistica a San Casciano) e a Grosseto (dov’è presente la più grande comunità ucraina della regione e si contano oltre 500 arrivi a marzo).

    Gli operatori che ne faranno parte potranno informare sui servizi disponibili sul territorio, offrire assistenza legale o psicologica, aiutare i ragazzi a tornare a scuola. 

    Al momento infatti oltre 6.700 profughi ucraini sono stati accolti dalle famiglie toscane, oltre 720 si trovano nei centri di accoglienza straordinaria e più di 550 si trovano in strutture alberghiere.

    “Nei primi giorni di lavoro andremo a intercettare i bisogni più urgenti, ma sappiamo di trovarci di fronte a persone private all’improvviso di ogni cosa, divise tra il desiderio di tornare presto a casa e la paura che la crisi possa durare” spiega Alessandro Bechini, direttore dei Programmi in Italia di Oxfam.

    “Non aspetteremo di essere cercati come uno sportello – rilancia – andremo noi a incontrare persone e famiglie ucraine. Ogni team sarà composto da mediatori linguistici, operatori legali e sociali che per tre giorni alla settimana si occuperanno dell’orientamento ai servizi legali e sanitari, prendendo in carico chi ancora non ha avuto la possibilità di accedere al percorso di integrazione attivato in Toscana dalle istituzioni”.

    “Un progetto – specifica – reso possibile grazie alla collaborazione di partner come Coeso Firenze, Fondazione Caritas Firenze e Diaconia Valdese fiorentina, e che In futuro potremmo portare anche in altre aree del territorio toscano”.

    I team mobili di Oxfam saranno attivi nelle prossime settimane il martedì a Firenze, il giovedì nel Chianti e il venerdì a Grosseto.

    Per l’accoglienza dei rifugiati inoltre, l’organizzazione è già in contatto con le maggiori realtà del territorio toscano e i progetti SAI che hanno messo a disposizione posti in accoglienza.

    IN CAMPO PER L’ACCESSO AI SERVIZI SANITARI DELLE FAMIGLIE UCRAINE

    Dai primi arrivi in Toscana, Oxfam si è inoltre da subito attivata per offrire sostegno linguistico-culturale – in collaborazione con la Asl Toscana sud-est – alle famiglie ucraine presso gli hub sanitari gestiti dalla Protezione Civile e dalla Società della Salute di Grosseto, per le vaccinazioni Covid e l’accesso ai servizi sanitari di base.

    Un servizio che due giorni alla settimana, in collaborazione con l’Asl Toscana nord-ovest, è stato attivato anche nei comuni di Piombino e Rosignano.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...