spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 31 Marzo 2023
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Confesercenti su esercenti pubblici e ristorazione: “Ristori, stop affitti, tasse e contributi”

    Nico Gronchi (Confesercenti Toscana): "Ci deve essere un’equazione lineare: zero incassi, zero costi. L’unica luce che annoto è l’annuncio che un vaccino è vicino. Vogliamo sperarci"

    FIRENZE – “A primavera la chiusura del settore comportò nella nostra regione una perdita stimata in 500 milioni di euro, quella che inizierà domani rischia di consegnarci, al termine, un settore in via di estinzione”.

    Così Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana, in merito alla classificazione della Toscana in zona arancione da domani, 11 novembre.

    “Il settore food e ristorazione – aggiunge Gronchi – stiamo parlando di migliaia di aziende in Toscana che danno lavoro a decine di migliaia di persone, non solo ha pagato un prezzo pesantissimo per il lockdown totale in primavera, ma ha pesantemente subito anche il brusco rallentamento di un’economia turistica che, solo in parte, ha risollevato le sorti di questo settore”.

    Adesso il tempo è l’elemento chiave: “Ci siamo ritrovati in quattro giorni dall’essere zona gialla a passare a quella arancione: l’auspicio è naturalmente quello di tornare quanto prima ad una situazione più sotto controllo”.

    “In questo frangente – continua Gronchi – per la vita delle aziende sono indispensabili decisioni immediate, a partire dai ristori. Contestualmente occorreranno scelte tese a dare un segnale chiaro di prospettiva”.

    “Penso alla questione affitti – dice ancora – alle tasse, ai contributi, solo per citare alcune voci, che devono essere congelate”.

    “Ci deve essere un’equazione lineare – conclude – zero incassi, zero costi. L’unica luce che annoto è l’annuncio che un vaccino è vicino. Vogliamo sperarci.”

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...