FIRENZE – Nelle prime ore di oggi, martedì 22 marzo, in provincia di Firenze, i carabinieri del NAS (Nucleo Anti Sofisticazione) del capoluogo toscano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dall’ufficio Gip (Giudice Indagini Preliminari) presso il tribunale fiorentino.
Il provvedimento restrittivo è stato disposto nei confronti di un medico di medicina generale ritenuto responsabile dei reati di “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti e documenti informatici pubblici” in concorso con 35 indagati (art. 110, 479, 491-bis del codice pensale).
Nonché di “peculato, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, rifiuto d’atti d’ufficio, violenza privata” (artt. 314, 319, 382 e 610 codice penale).
Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, secondo l’ipotesi d’accusa vagliata dal Gip, viene ritenuto il medico indagato predisponesse false certificazioni attestanti vaccinazioni anti Covid-19 in realtà mai avvenute, provvedendo all’inserimento nel sistema informatico della Regione Toscana dei relativi dati che, sebbene falsi, hanno permesso di ottenere il rilascio del “Green Pass”.
Le complesse attività di polizia giudiziaria, svolte dagli investigatori del NAS e dirette dalla Procura della Repubblica di Firenze, hanno consentito di appurare (tra l’altro) che alcune persone, a loro insaputa e contro la loro volontà, hanno ricevuto l’inoculazione di sostanza diversa dal vaccino nella convinzione di ricevere dosi di “Pfizer-Comirnaty”.
Nel contesto è stata data esecuzione alla misura cautelare reale del sequestro preventivo di 38 “Green Pass” ritenuti falsi.
Il procedimento è attualmente pendente, ovvero in fase di indagini.
L’effettiva responsabilità del destinatario della misura cautelare, associata alla fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a suo carico, saranno vagliate nel corso del successivo percorso.
Non si escludono peraltro ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle altre persone sottoposte ad indagini.
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