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venerdì 26 Aprile 2024
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    Greve e San Casciano: rette nidi comunali e servizi scolastici decurtati. Ecco in quali casi

    Per assenza da Covid e altre malattie: nuove misure a sostegno delle famiglie nel difficile contesto dell’emergenza sanitaria approntate dalle due amministrazioni comunali

    GREVE IN CHIANTI-SAN CASCIANO – I Comuni di Greve in Chianti e San Casciano adottano nuove misure a sostegno delle famiglie nel difficile contesto dell’emergenza sanitaria da Covid-19, aggravata dagli effetti inevitabili della crisi economica.

    Le amministrazioni comunali hanno deciso di non applicare o ridurre il pagamento delle rette dei nidi e dei servizi scolastici per i bambini che si sono assentati a causa dei provvedimenti di isolamento o quarantena per casi di positivitĂ  al Covid.

    QUI GREVE IN CHIANTI

    La giunta comunale grevigiana ha deciso di decurtare i giorni di assenza per isolamento o quarantena da Covid, rispetto a quanto dovuto per i servizi individuali erogati agli studenti dell’Istituto comprensivo “Giovanni da Verrazzano”.

    “I giorni di assenza, necessari e connessi ad una situazione straordinaria di pandemia mondiale – dichiara l’assessore alle politiche educative di Greve in Chianti Maria Grazia Esposito – non possono certo equipararsi ad un periodo di ordinaria malattia”.

    Maria Grazia Esposito, assessore alla pubblica istruzione del Comune di Greve in Chianti

    “Pur consapevoli del fatto che questo provvedimento potrebbe incidere sulla percentuale delle somme in entrata del bilancio comunale – dice Esposito – crediamo che sia una misura giusta e di forte vicinanza ai nostri cittadini”.

    La decurtazione viene applicata quando la quarantena è derivata da contatto in seno al nucleo familiare.

    Elisabetta Masti, vicesindaco, con deleghe alle politiche educative

    QUI SAN CASCIANO

    Per la giunta comunale sancascianese la decisione è quella di decurtare del 20 per cento le rette dei nidi comunali per i bambini iscritti alle strutture comunali legati a casi di isolamento o quarantena e di estendere la misura a tutti i bambini il cui periodo di assenza, per malattie non legate solo all’emergenza sanitaria, è pari o superiore ai 14 giorni.

    Ad illustrare il provvedimento l’assessore alle politiche educative Elisabetta Masti.

    “Le nostre misure sono due – conclude l’assessore – la prima è relativa alle assenze uguali e superiori a 14 giorni, con un taglio sul pagamento della retta del 20%, l’altra è inerente alla sospensione delle attività educative per le misure di quarantena della Asl applicate a tutto il gruppo sezione attraverso la non applicazione della retta per il periodo di chiusura”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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