CHIANTI FIORENTINO – Gli ultimi sette giorni nei quali la Toscana ha visto impennare i propri contagi da Covid-19 sono stati, di conseguenza, quelli in cui anche nel territorio del Chianti fiorentino e delle colline fiorentine (i 5 comuni che seguiamo sul Gazzettino del Chianti) la curva ha iniziato a puntare verso l’alto.
Come si vede dalla tabella che abbiamo realizzato sulla base del bollettino quotidiano diffuso dall’Ausl Toscana Centro sono i comuni di Bagno a Ripoli e San Casciano quelli ad aver pagato il prezzo maggiore.
Greve in Chianti, dopo i contagi nell’Rsa Rosa Libri nelle settimane precedenti, che avevano visto schizzare verso l’alto la propria curva, ha visto stabilizzarsi la situazione su valori in linea con una dinamica che si può definire di normalitĂ per quel territorio.
Impruneta e Barberino Tavarnelle infine, comuni con un numero di residenti abbastanza simile (e simile a Greve in Chianti), hanno visto meno di 30 nuovi contagi in una settimana.
Contagi da Covid-19 nel Chianti fiorentino e nelle colline fiorentine dal 20 al 26 ottobre
COMUNE | 20/10 | 21/10 | 22/10 | 23/10 | 24/10 | 25/10 | 26/10 | TOT |
Bagno a Ripoli | 6 | 10 | 3 | 16 | 8 | 31 | 11 | 85 |
Barberino Tavarnelle | 2 | 2 | 5 | 1 | 3 | 8 | 5 | 26 |
Greve in Chianti | 4 | 8 | 1 | 2 | 6 | 6 | 4 | 31 |
Impruneta | – – | 3 | 7 | 5 | 3 | 7 | 4 | 29 |
San Casciano | 6 | 4 | 1 | 11 | 13 | 9 | 17 | 61 |
E’ quindi evidente che anche nel nostro territorio il virus “morde”. E lo fa in maniera diversa rispetto alla prima ondata.
Certo, non è possibile fare un paragone sulla base dei positivi certificati, poiché i tamponi analizzati in questa fase sono molto superiori a quelli che venivano analizzati fra marzo e aprile.
E, di conseguenza, anche molti contagi asintomatici o pauci-sintomatici (con sintomatologie lievi) stanno emergendo.
C’è però un dato piĂą soggettivo da tenere in considerazione. E chi vive il territorio, vi è inserito, conosce le persone, probabilmente ne converrĂ .
In modo sempre piĂą continuo arrivano notizie di persone conosciute che stanno avendo, in modo piĂą o meno grave (per fortuna i casi gravi sono pochi al momento) con il virus.
Niente panico. Niente isterismi. Ma anche nessuna minimizzazione.
Massimo rispetto delle regole, anche quelle che non ci piacciono o che consideriamo mal progettate (e potremmo star qui a discuterne all’infinito).
La curva di questa seconda ondata andrĂ avanti in salita ancora per giorni. Poi, con le misure prese in quest’ultima settimana (e sperando che non ne servano altre piĂą rigide) dovrebbe iniziare un po’ a rallentare.
Manteniamo nervi saldi e speranza. Che la scienza sta andando avanti a passi da gigante e in modo, speriamo, decisivo. Anche a pochissimi chilometri… dalle nostre porte di casa.
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