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giovedì 28 Marzo 2024
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    Vaccino Covid-19, si mobilitano le confessioni religiose: “Uniti possiamo vincere la battaglia”

    L'appello rivolto alla popolazione, per vaccinarsi contro il virus. Il documento è stato sottoscritto dai componenti del Tavolo per il dialogo

    FIRENZE – Le Confessioni religiose e le Tradizioni spirituali della Toscana si mobilitano, lanciando un appello accorato alla popolazione, affinché tutti decidano di vaccinarsi contro il Covid, appena saranno disponibili nuove forniture di vaccino e secondo le fasi indicate a livello nazionale.

    E’ questo il messaggio emerso con forza e unità di intenti, nella giornata di oggi 26 gennaio, nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte i vertici istituzionali della Giunta regionale della Toscana, gli assessori Alessandra Nardini (Promozione della cultura della pace ed Educazione alla cittadinanza globale) e Simone Bezzini (Sanità), e i firmatari dell’appello.

    Don Roberto Pacini incaricato della Conferenza Episcopale Toscana, Sara Cividalli per la Comunità Ebraica di Firenze e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Elzir Izzeddin per la Comunità Islamica di Firenze e l’Unione delle Comunità Islamiche in Italia, Joachim Langeneck per il X Circuito delle Chiese Valdesi e Metodiste, Anna Maria Shinnyo Marradi per il Centro Zen Firenze Shinnyoji, Mauro Bombieri per la Congregazione ltaliana pla Federazione Regionale Islamica della Toscana.

    “E’ un appello profondamente sentito, di cui ringrazio per il suo messaggio di fiducia, speranza e solidarietà – fa sapere il presidente Eugenio Giani – Ancora una volta la Toscana dimostra di essere più che mai unita nella battaglia comune contro il Covid-19″.

    “E’ una delle prime iniziative del Tavolo per il dialogo con le Confessioni religiose e le Tradizioni spirituali, organismo di recente costituzione presso la Giunta regionale, istituito a fine luglio e reinsediatosi poche settimane fa” commenta l’assessora Nardini, che lo presiede.

    “Ringrazio le firmatarie e i firmatari – riprende – per la sensibilità e la collaborazione di cui hanno dato prova con la sottoscrizione di questo importantissimo appello. Mi auguro che le adesioni possano ulteriormente crescere e che questo serva a sensibilizzare la popolazione toscana tutta”.

    “Solo se rimarremo uniti – conclude Nardini – e agiremo con senso di responsabilità e prudenza, adottando i corretti comportamenti e decidendo, quando sarà il nostro turno, di vaccinarci, riusciremo a sconfiggere il virus”.

    “L’appello sottoscritto è un documento davvero molto importante, che testimonia capacità di dialogo e attenzione profonda e condivisa per il bene della propria comunità. Ringrazio tutti per lo spirito di solidarietà e l’impegno concreto” aggiunge l’assessore Bezzini.

    “La vaccinazione contro il Covid – rimarca – è uno strumento decisivo per difenderci dal virus, per questo auspichiamo che si superino quanto prima i problemi di fornitura a livello nazionale ed europeo per poter contare su quantità e tempi certi nelle prossime consegne. Questa è una battaglia che possiamo vincere solo se saremo uniti e ognuno farà la sua parte. L’intero sistema sanitario regionale sta lavorando senza sosta e riapriremo le agende delle nuove vaccinazioni in relazione alla disponibilità di dosi”.

    “Il nostro obiettivo – indics Bezzini – è vaccinare più persone possibili, per raggiungere l’immunità di gregge e per uscire, insieme e quanto prima, dall’emergenza sanitaria. L’incontro di oggi ci trasmette ancor più fiducia, motivazione e speranza”.

    “Dopo questi durissimi mesi di pandemia, la notizia dell’avvio delle vaccinazioni accende finalmente una luce di speranza sul futuro – concordano all’unisono i rappresentanti delle Confessioni religiose e delle Tradizioni spirituali toscane nel loro appello – In questi giorni, anche in Toscana, è partita la prima fase, indirizzata a specifiche categorie, mentre, nei prossimi mesi e progressivamente, sarà chiamata a vaccinarsi tutta la popolazione”.

    “Il vaccino, è bene ricordarlo, non è obbligatorio – proseguono – ma farlo significa proteggere se stessi e gli altri, in particolare le persone con maggiori fragilità di salute e i più anziani. L’obiettivo è raggiungere l’immunità di gregge, per far sì che i contagi si fermino e ci si possa lasciare alle spalle questo lungo periodo così complicato”.

    “Il personale sanitario, così come le ricercatrici e i ricercatori hanno compiuto un lavoro immenso per proteggerci, curarci e per arrivare al vaccino – si legge nel loro appello -. Adesso tocca a noi, alle cittadine e ai cittadini, aiutare a sconfiggere il virus, continuando ad adottare i comportamenti anti-contagio (mascherina, igienizzazione frequente delle mani, distanziamento fisico) e vaccinandoci quando sarà il nostro turno”.

    “In questi mesi – tengono a sottolineare – la liberazione dell’umanità da questa sofferenza è stata protagonista delle nostre preghiere, fede e spiritualità hanno rappresentato un sostegno fondamentale per molti e un conforto prezioso per chi ha affrontato la malattia o un lutto. È fondamentale coltivare con medesima intensità un sentimento di fiducia nella capacità della scienza di debellare questo male”.

    “Confidiamo pertanto che tutte e tutti ricorrano al vaccino – concludono – non solo per salvaguardare la propria salute, ma anche per dare il proprio piccolo, ma essenziale contributo, alla soluzione di questa crisi sanitaria, sociale ed economica. Mai come adesso uniti possiamo vincere”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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