FIRENZE – Niente diretta Facebook come ogni venerdì per il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Sicuramente il repentino passaggio in zona rossa (da lunedì prossimo) dopo che ieri mattina lo stesso Giani si era espresso perentoriamente per un mantenimento in zona arancione, non ha aiutato in tal senso.
# Alla fine i dati la certificano: da lunedì 29 marzo la Toscana sarà zona rossa (fino al 6 aprile)
E allora, oltre che a una nota ufficiale della Regione, le parole del presidente della Regione sono affidate a un video nel quale spiega perché è arrivata questa doccia fredda della zona rossa, da lunedì 29 marzo a lunedì 6 aprile (compresi i giorni di zona rossa nazionale già previsti per il 3, 4 e 5 aprile).
“Avevamo visto – sono le parole di Giani – che per poche unitĂ eravamo in zona arancione. Ma c’era un dato sui contagi di Prato che era fuori scala”.
“Nell’approfondimento delle schede – continua – abbiamo notato i dati di un laboratorio di Prato, il cui referto è arrivato ieri pomeriggio: c’erano un centinaio di contagi in piĂą, ascrivibili quindi alla giornata di ieri”.
“La questione era troppo delicata – ammette Giani – ed eravamo consapevoli che avrebbe influenzato il destino della regione. Ma non potevano esserci ombre. Ho preferito la totale trasparenza e abbiamo informato Roma. E questo ci ha portato dalla zona arancione alla zona rossa”.
In pratica, la Toscana va in zona rossa con un indice di 250,7 casi su 100.000 abitanti (arrotondato a 251/100.000). A fronte di un valore limite di 250/100.000. Si capisce quindi che quel referto del laboratorio pratese ha spostato l’ago della bilancia in maniera decisiva.
“A questo punto entra in vigore la disciplina della zona rossa – continua Giani – Le scuole chiudono con qualche giorno di anticipo rispetto alle vacanze di Pasqua. E dal 3 al 5 aprile si va a sovrapporsi ai tre giorni di zona rossa nazionale. Dal 6 aprile vedremo come vanno i dati, peraltro scade anche il Dpcm e quindi ci sarĂ quello nuovo”.
“Viviamo una situazione di pandemia prolungata nel tempo – conclude – La Toscana dall’1 gennaio è stata in zona gialla o arancione. Mi auguro che il crescere della campagna di vaccinazione e le condizioni climatiche aiutino: e ci portino presto a non essere piĂą soggetti a queste restrizioni”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA