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venerdì 7 Febbraio 2025
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    Ventenne ricoverato per meningite a Prato: profilassi a tappeto. Le informazioni

    Fra Università e tempo libero il ragazzo aveva frequentato luoghi ad altissimo tasso di frequentazione

    TOSCANA – A seguito del caso di meningite del paziente di 20 anni ricoverato dalla mattina di giovedì 20 ottobre in terapia intensiva dell’ospedale Santo Stefano di Prato, l'Unità Funzionale di Igiene Pubblica e Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione ha prontamente effettuato una inchiesta epidemiologica dalla quale è risultato che il paziente, negli ultimi dieci giorni prima dell’insorgenza dei sintomi ha frequentato i seguenti luoghi.

     

    Nella notte fra l'8 e il 9 ottobre la discoteca NAIF via Traversa Pistoiese n.183 a Prato. Il 15 ottobre, spettacolo delle delle 23.30 del film “Inferno" presso la sala cinematografica UCI di Campi Bisenzio.

     

    Il 18 ottobre al ristorante "Old Wild West" presso Parco Prato alle 13.15 per circa per un'ora; ha frequentato le lezioni in data 10,11,12 ottobre presso l’Università di Firenze-corso triennale Tecnologie dell'Alimentazione, 2° anno, Facoltà di Agraria, Le Cascine Firenze. Nelle stesse date ha preso il pulmann dal Poggetto (comune Poggio a Caiano) a Firenze alle 7.40 circa e da Firenze al Poggetto alle 13 circa.

     

    Solo ed esclusivamente per chi ha frequentato questi locali in queste date è raccomandata la profilassi antibiotica da assumere il prima possibile su indicazione medica. L’invito non riguarda coloro che hanno frequentato i locali suddetti in altre date. Si ricorda anche che i contatti dei contatti non devono fare alcuna profilassi antibiotica.

     

    Per la profilassi gli interessati, al più presto, possono rivolgersi al servizio di Igiene Pubblica oppure al proprio medico o pediatra di famiglia o al servizio di guardia medica del proprio comune di residenza /domicilio. La profilassi dovrà essere eseguita anche se è già stata effettuata la vaccinazione antimeningococcica.

     

    Il giovane ragazzo era stato vaccinato con Menveo – vaccino quadrivalente nel dicembre 2015.

     

    “Com’è noto i vaccini, in alcuni casi, non offrono una protezione assoluta nei riguardi del patogeno specifico  sottolinea il dottor Giorgio Garofalo, responsabile dell’Unità Funzionale di Igiene pubblica e Nutrizione di Firenze – Sappiamo che la risposta immunitaria è comunque presente sempre e offre una protezione, seppur talvolta parziale, contribuendo ad un decorso più "mite" della malattia".

     

    "Si ricorda – conclude Garofalo – che la vaccinazione è l'unico strumento efficace nei confronti della meningite e, visto l'approssimarsi della stagione fredda, si raccomanda di aderire alla campagna antimeningococco ed antinfluenzale, contribuendo alla riduzione della circolazione del microrganismo patogeno".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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