FIRENZE – E’ un Giovanni Manetti che snocciola dati molto interessanti per la denominazione del Gallo Nero, in occasione dell’apertura della Chianti Classico Collection 2024, alla Stazione Leopolda a Firenze, che si svolgerà oggi, giovedì 15, e domani, venerdì 16 febbraio (i dettagli sul nostro webmagazine WeChianti).
Una Collection molto importante, visto che è quella che apre le celebrazioni per i cento anni del Consorzio Vino Chianti Classico.
Chianti Classico che arriva a questo appuntamento in grande forma (sul nostro webmagazine WeChianti l’approfondimento):
“Siamo molto soddisfatti dell’affermazione del Chianti Classico sui mercati internazionali – dice Manetti – e, in quest’anno particolare, dell’exploit del mercato italiano e della tenuta di tutti gli altri mercati storici per i vini del Gallo Nero”.
“Da alcuni anni – aggiunge – il Consorzio sta infatti investendo sul potenziamento dei suoi mercati storici, anche con alcune attività innovative che ci permetteranno di avere una presenza sempre più costante e capillare nei vari paesi di riferimento”.
“Quest’anno il leit motiv di ogni attività di marketing e comunicazione sarà il Centenario del nostro Consorzio, il più antico d’Italia – continua Manetti – Nel 1924 furono 33 i viticoltori, visionari, possiamo dirlo oggi a distanza di 100 anni, ad avere un progetto comune e decidere di creare il Consorzio”.
“A distanza di un secolo – traccia un bilancio – i soci del Consorzio sono diventati 500, ma gli obiettivi che ci accomunano sono gli stessi di allora. Proteggere il vino che nasce da un territorio altamente vocato e di rara bellezza e accompagnare i viticoltori nell’affrontare i mercati di tutto il mondo sotto l’insegna comune del Gallo Nero”.
“A dieci anni dall’introduzione della Gran Selezione – tiene a specificare – vediamo che sta contribuendo in modo sempre più importante alla valorizzazione della denominazione: siamo ormai a due milioni di bottiglie, che migliorano reputazione e posizionamento”.
“Importante – conclude Manetti – anche l’arrivo delle UGA, le Unità Geografiche Aggiuntive, approvate il 1 luglio 2023. Già da questa edizione della Collection troverete tantissime bottiglie Gran Selezione che riportano una delle undici UGA in etichetta. Ma è un percorso che va ben oltre questo. Per noi viticoltori significa produrre sempre più vini territoriali, che riescano a restituire nelle bottiglie i luoghi in cui vengono coltivati e prodotti. E’ una direzione ben chiara che abbiamo intrapreso: è il territorio che fa la differenza”.
“Questa edizione della Collection è davvero particolare ed emozionate – fa eco Carlotta Gori, direttore del Consorzio Vino Chianti Classico – Si apre oggi ufficialmente l’anno di celebrazioni del centenario del Consorzio. Qui dalla Leopolda parte un anno di celebrazioni, iniziando con le voci dei 14 presidenti che hanno guidato questa istituzione per un secolo, di quello che è stato il primo consorzio italiano di tutela delle denominazioni agro alimentari”.
“Un percorso – conclude – che sottolinea la continuità con la quale lo spirito di quei padri fondatori è stato portato avanti. Superando le particolarità e trovando una unione di intenti per la tutela del vino e del territorio. Che noi ci auguriamo di restituire alle future generazioni con la cura con cui è stato mantenuto. E’ questo, infatti, lo spirito attuale dei soci”.
Presenti alla partenza della Chianti Classico Collection anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani (“Siete l’orgoglio de mostro vino, la qualità che si identifica con quel Gallo Nero, con quel territorio e con la Toscana”); la vicepresidente e assessora regionale all’agro alimentare Stefania Saccardi; il presidente della commissione agricoltura alla Camera, Mirco Carloni (“Il Consorzio del Chianti Classico è un esempio per tutte le altre realtà italiane”).
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