FIRENZE – Uno strumento che misura il livello di emoglobina senza bisogno del prelievo per ridurre, almeno in parte, lo stress dei piccoli pazienti.
A donare un emoglobinometro all’Oncoematologia del Meyer è stato il Lions clubs international, in particolare il Distretto 108 La che raggruppa i Lions clubs della Toscana.
Alla cerimonia di consegna erano presenti Alberto Carradori, governatore del Distretto 108 La, Pierantonio Bacci, responsabile del settore salute per l’annata 2023-2024 e la professoressa Elisabetta Coccia che per i Lions, quest’anno, si occupa dei tumori del bambino.
A ricevere il dono, Paolo Morello, direttore generale dell’Aou Meyer Irccs, la dottoressa Annalisa Tondo, responsabile dell’Oncologia pediatrica dell’ospedale fiorentino.
La dottoressa Angela Tamburini, dell’Oncoematologia pediatrica, il dottor Tommaso Casini, referente talassemie, la dottoressa Daniela Cuzzubbo, referente drepanocitosi e la dottoressa Erica Bencini, responsabile della Ginecologia pediatrica.
Come funziona l’emoglobinometro
Con un microago, il macchinario permette di controllare in modo non invasivo la quantità di emoglobina presente nel sangue e risparmia ai bambini la tensione che spesso comporta il prelievo vero e proprio.
Grazie alle caratteristiche dello strumento, la manovra diventa davvero velocissima e il disagio dei piccoli è ridotto al minimo, facilitando anche il lavoro degli operatori sanitari.
L’emoglobinometro può essere utile per i pazienti che soffrono di patologie oncologiche e di malattie del sangue croniche benigne, come le anemie e le talassemie.
Quest’ultimo tipo di patologia comporta la necessità di sottoporsi a una trasfusione di norma ogni tre-quattro settimane, ma l’intervallo di tempo può essere anche più ampio nel caso in cui i valori dell’emoglobina siano ottimali.
Il monitoraggio con il nuovo strumento permetterà un controllo costante e non invasivo, contribuendo a rendere l’ospedale un luogo che presta attenzione a tutte le esigenze dei più piccoli.
Ogni anno l’AOU Meyer Irccs accoglie e si prende cura di 120 casi di bambini con patologie oncologiche: di questi, 480 sono quelli attualmente seguiti con competenza e dedizione dai medici e dagli infermieri di questo reparto così delicato.
Oggi la sopravvivenza per questo tipo di malattie è sensibilmente aumentata: la chemioterapia, le terapie cellulari e i farmaci innovativi offrono nuove possibilità di cura e guarigione.
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