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venerdì 29 Marzo 2024
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    Frode nel settore vitivinicolo: la GDF scopre bottiglie contraffatte

    Operazione della Tenenza di Poggibonsi nella provincia senese: denunciato un produttore di vini

    PROVINCIA DI SIENA – I finanzieri del Comando Provinciale della   Guardia di Finanza di Siena hanno scoperto  una  vera  e  propria frode  nel  settore  vitivinicolo  commessa  da  una
    azienda  agricola con sede  a  Montepulciano.

     

    Le  indagini  svolte  dalle Fiamme Gialle  senesi  sono  state coordinate  dal  Sostituto  Procuratore  della locale  Procura  della  Repubblica, Aldo  Natalini, ed hanno  permesso  di denunciare il titolare dell’azienda vinicola per contraffazione di marchi e di prodotti agroalimentari.

     

    Le indagini sono state avviate dopo che i finanzieri della Tenenza della Guardia di  Finanza di Poggibonsi avevano  notato,  nel  corso  di una  verifica  fiscale condotta  nei  confronti  di  un rivenditore  di  vini  locale, delle anomalie  sulle etichette apposte su alcune bottiglie di vino.

     

    Gli approfondimenti investigativi successivamente eseguiti hanno fatto emergere due distinte tipologie di frode: una riguardante la contraffazione, mediante utilizzo "sine titulo" di uno storico marchio di una azienda vinicola di San Gimignano, registrato all’ufficio Italiano Marchi e Brevetti, mentre l’altra è stata perpetrata attraverso la contraffazione delle certificazioni di origine qualitativa di prodotti vitivinicoli di eccellenza della provincia senese.

     

    La frode relativa al marchio è stata realizzata attraverso la produzione di una partita di 2.500 bottiglie di  vino  sulle  quali era stata apposta una etichetta riportante un marchio di cui i produttori non erano proprietari e che, pertanto, veniva sfruttato  per  trarne profitto  senza  averne  titolo. 

     

    Durante  le  indagini i militari, oltre  alle  bottiglie sequestrate pronte  per  essere  vendute, hanno rinvenuto 51.000 etichette dello stesso tipo che verosimilmente sarebbero state utilizzate  per  il  confezionamento di  altrettante bottiglie  di  vino ed hanno accertato l’avvenuta commercializzazione di ulteriore 30.000 bottiglie di vino già  in  precedenza  prodotte  e vendute.

     

    La  contraffazione  del  marchio  ha riguardato vari tipologie di vino, tra cui Brunello di Montalcino, Chianti Riserva e Vernaccia di San Gimignano.

     

    Oltre a questo, i finanzieri hanno accertato anche una frode sulla qualità di  vino  commercializzato  dall’azienda  coinvolta  nelle  indagini.  La  frode ha riguardato la  produzione  e  la  commercializzazione  di  15.000 bottiglie  di  vino falsamente etichettate con
    indicazione geografica e denominazione di origine non  corrispondenti  alla  realtà
    .

    Nello specifico  i finanzieri della  Tenenza della Guardia   di   Finanza   di   Poggibonsi,   con la   collaborazione   di   personale dell’I.C.Q.R.F. di Firenze, hanno accertato che era stata messa in vendita una partita di vino Chianti D.O.C.G. 2014 con applicazione di false etichette Chianti Riserva D.O.C.G. 2013 nonché una partita di vino falsamente etichettato come I.G.T. Toscana  2014 e  prodotto,  invece,  dalla miscelazione  di  un  bianco  da tavola e un anonimo rosso.

     

    Il produttore vitivinicolo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati  di "contraffazione,  alterazione  o  uso  di  marchi" e  "contraffazione  di indicazioni geografiche e denominazioni di origine di prodotti agroalimentari".

     

    L’operazione  odierna  si  inserisce  nella  più  ampia  lotta che  la  Guardia  di Finanza persegue contro la contraffazione, a garanzia del la genuinità dei segni distintivi   dei   prodotti   agroalimentari di   eccellenza   italiani, a tutela dei consumatori e a sostegno delle aziende virtuose che rispettano le regole.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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