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venerdì 19 Aprile 2024
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    Pronto soccorso, Medici Firenze: “Non bastano gli incentivi economici, le energie così finiscono”

    Il presidente dell'Ordine Dattolo: "I dottori non sono limoni da spremere, occorre una riforma strutturale per dare respiro a chi lavora e assistenza più rapida ai pazienti"

    FIRENZE –  “Gli incentivi economici, per quanto importanti, non possono essere l’unica soluzione. I medici, con questi ritmi, non riescono a reggere quotidianamente il lavoro in pronto soccorso”.

    Lo afferma Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Firenze e provincia

    “Non sono limoni da spremere – rincara – e le energie alla lunga finiscono. Mentre i pazienti sono troppo spesso costretti a lunghe attese prima di essere visitati o ricoverati”.

    Serve una riforma strutturale su più livelli – aggiunge Dattolo – Non si può contare solo sulla passione di chi lavora in pronto soccorso”.

    “Occorre dare maggior equilibrio tra ore libere e lavorate – incalza – avere spazio per la vita familiare e tempo libero, meno stress, diverse possibilità di carriera, occorre garantire una vita normale fuori dall’ospedale”.

    “Gli organici – dice ancora Dattolo – vanno potenziati, assumendo con una programmazione adeguata e mirata, aumentando il personale negli ospedali più in difficoltà”.

    “Attuiamo la legge Calabria – suggerisce – e assumiamo anche gli specializzandi: a 27-30 anni, dopo lunghi anni di formazione, dobbiamo considerarli professionisti del settore a tutti gli effetti”.

    Confidiamo di poter vedere presto anche gli effetti del Pnrr – auspica il presidente dell’Ordine dei Medici fiorentino – con l’introduzione di nuove case di cura intermedie capaci di togliere pressione ai pronto soccorso e migliorare le cure sul territorio”.

    “La strada però è ancora lunga – riflette – e servono quindi anche altri interventi per una situazione che non è solo fiorentina o toscana, ma simile in tutta l’Italia”.

    “Abbiamo bisogno quindi di un progetto che parta dall’alto – ribadisce – di revisione dell’intero sistema dell’emergenza-urgenza”.

    “La popolazione – conclude Dattolo – chiede risposte tempestive ai problemi di salute, su cui c’è maggiore consapevolezza rispetto al passato, e i medici devono poter lavorare con la lucidità e il tempo di cui necessità la medicina”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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