CHIANTI FIORENTINO – Sul percorso di riorgranizzazione del 118 sul territorio del Chianti fiorentino arriva la presa di posizione della Asl Toscana Centro.
Una presa di posizione che fa seguito all’articolo pubblicato ieri sul Gazzettino del Chianti, dove davamo conto di una bozza, una ipotesi di lavoro, a dir poco preoccupante per i nostri comuni.
Bozza che è stata redatta da Asl TC e sta girando in questi giorni fra gli addetti del settore emergenza-urgenza e le associazioni di volontariato. E che aveva già generato preoccupazioni.
Riorganizzazione 118: nel Chianti fiorentino via anche l’ambulanza infermieristica e una automedica?
L’Azienda sanitaria la definisce “uno strumento di lavoro che non ha valore attuativo”.
Rassicura quindi sul documento relativo al servizio di emergenza sanitaria 118, “illustrato e consegnato nei giorni scorsi ai referenti territoriali”.
“E che sta generando – riprende Asl – fraintendimenti e interpretazioni non aderenti allo spirito di condivisione che l’Azienda ha voluto dare al suo percorso”.
“Si tratta infatti di una bozza tecnica – viene specificato – che è stata redatta con finalità di analisi, a seguito della delibera della giunta regionale del dicembre scorso sulla riorganizzazione del Servizio di emergenza sanitaria territoriale 118 in area Firenze Prato”.
“Non sono previste – si promette – modifiche al Servizio rispetto a quanto non sia già stato condiviso in questi mesi con i sindaci e con tutti i soggetti coinvolti a livello territoriale”.
Modifiche che dovrebbero portare ad avere, ad esempio, nei tre comuni del Chianti fiorentino (San Casciano, Barberino Tavarnelle e Greve in Chianti): un mezzo con medico a bordo, una automedica con medico e infermiere, un mezzo con infermiere specializzato.
Ma sarà, ovviamente, Asl a tempo debito a ufficializzare le dotazioni. Quella che ci limitiamo a raccogliere è la presa di posizione su una bozza (ufficiale di Asl Toscana Centro) che era, a dir poco, preoccupante.
“In pratica – spiega ancora Asl – il documento “simula” quantitativamente l’applicazione territoriale dei parametri dettati dalla delibera regionale 1424/2022. Lo conferma il fatto che nell’ipotesi di riorganizzazione contenuta nella bozza di lavoro non sia presente alcun riferimento a sedi di assegnazione ma solo una descrizione numerica del contingente di mezzi nelle loro varie tipologie previste dal DM 75 del 2015″.
“Come condiviso – rimarca Asl – il programma di riorganizzazione dovrà essere sviluppato e reso attuabile attraverso una precisa contestualizzazione dell’area geografica e non potrà prescindere dal confronto con i soggetti territoriali coinvolti. Già dalla prossima settimana verranno programmati, così come previsto, momenti di verifica con le varie componenti”.
“Dispiace – conclude l’Azienda sanitaria – constatare questo uso improprio dei contenuti tecnici presenti nel documento, documento basato su una analisi sistematica dei territori da parte di tecnici e in via di costante perfezionamento”.
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