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martedì 23 Aprile 2024
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    Rivoluzione 118, sindacati annunciano agitazione: Asl Toscana Centro pronta a precettare gli infermieri

    "Iniziativa inspiegabile alla luce delle aperture e del confronto tra le organizzazioni sindacali e l'Azienda, e delle azioni che quest'ultima ha posto in essere"

    FIRENZE – Riorganizzazione del 118 (che riguarda, come sappiamo, molto da vicino il territorio del Chianti fiorentino): oggi a Firenze la Rsu della Asl Toscana Centro (Cgil, Cisl, Uil) annuncia lo stato di agitazione.

    Nell’occasione, saranno illustrate le ragioni della proclamazione, sarà lanciato un allarme sui servizi a rischio e saranno avanzate proposte all’azienda.

    “Si apprende con stupore – è la replica dell’Azienda sanitaria – di una iniziativa di protesta da parte del personale infermieristico del 118 dell’Azienda Usl Toscana Centro le cui rivendicazioni fanno leva sui seguenti argomenti: assunzioni di personale, definizione delle procedure operative, formazione e valorizzazione economica”.

    “Tale iniziativa – viene rimarcato – appare inspiegabile alla luce delle aperture e del confronto tra le organizzazioni sindacali e l’Azienda e delle azioni che quest’ultima ha posto in essere in maniera consequenziale”.

    “A titolo d’esempio – prosegue la nota della Asl Toscana Centro – si evidenzia che nel mese di aprile sono state autorizzate assunzioni per 24 unità di infermiere, e che sono partite immediatamente le procedure selettive; tanto che i primi infermieri sono già operativi nel sistema ed altri lo saranno già il 4 luglio, seguendo una precisa programmazione che tiene conto della sostenibilità e dell’efficacia dei percorsi formativi necessari”.

    “Oltre a questi 24 infermieri – si prosegue – la Regione Toscana ha autorizzato l’assunzione di ulteriori 24 unità che, in accordo con l’assessorato, andranno a sostenere il piano di adeguamento della rete di emergenza territoriale”.

    “Rispetto al tema delle procedure infermieristiche – viene ribadito – queste sono state revisionate, approvate e già rese operative dai primi giorni del mese di giugno. Ciò rappresenta il risultato di un percorso di confronto interno all’Azienda e al livello regionale. L’Azienda Toscana Centro ha reso operative e presentate tali procedure a tutti gli operatori interessati già lo scorso 28 maggio”.

    “Inoltre – si rilancia – per la loro applicazione è stata espletata la formazione prevista a tutto il personale infermieristico operante nel sistema 118. Ovviamente tali procedure saranno oggetto di periodico monitoraggio e successive revisioni conseguenti, come di prassi”.

    “Rispetto al tema della formazione – dicono ancora – si sottolinea che tutti i progetti presentati nel 2019-20 e 21 si sono svolti con regolarità ed hanno prodotto, a titolo di esempio, 10.727 ore per la sola formazione obbligatoria nel 2021 e ad oggi 30 giugno 6.693 ore”.

    “Per quanto riguarda l’adeguamento economico – sono ancora parole della Asl Toscana Centro – si sottolinea che ogni possibile indennità prevista dal contratto è stata riconosciuta a questi operatori, e che le ore svolte extra-orario di lavoro sono remunerate con la quota economica maggiorata prevista per la produttività aggiuntiva. L’Azienda ha inoltre creato le condizioni per un confronto tra i rappresentati dei lavoratori del settore e la Regione Toscana”.

    Per questi motivi l’Azienda Usl Toscana Centro, “avendo esperito ogni possibile attività di confronto ed attuazione rispetto alle richieste fino ad oggi pervenute dalle organizzazioni sindacali sul tema, si vede costretta, qualora la posizione dovesse rimanere nei termini dichiarati, a procedere con ogni strumento giuridicamente adeguato a garantire la continuità dei servizi e la sicurezza dei cittadini, non escludendo il ricorso alla precettazione”.

    “Ribadiamo con forza – concludono – il forte impegno aziendale alla valorizzazione della figura dell’infermiere in questo specifico contesto, testimoniato anche da tutti i fatti precedentemente descritti. L’Azienda si augura pertanto che il paventato ricorso allo stato di agitazione possa rientrare prima della sua efficacia, riconducendo eventuali richieste sindacali al normale tavolo di trattative, salvaguardando così un servizio essenziale per la comunità quale è l’emergenza territoriale del 118”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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