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giovedì 3 Luglio 2025
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    Rivoluzione al pronto soccorso, addio ai codici colore, arrivano i numeri

    Dal primo gennaio le priorità andranno dall'1 dell'emergenza al 5 della non urgenza

    FIRENZE E TOSCANA – Addio ai codici colore, utilizzati finora al pronto soccorso per il triage: dal bianco della non urgenza al rosso dell'emergenza, del pericolo di vita, passando per l'azzurro, il verde, il giallo.

     

    Dal primo gennaio 2018, nei pronto soccorso della Toscana i codici di priorità saranno numerici: dall'1 dell'emergenza al 5 della non urgenza.

     

    Una rivoluzione, questa, che fa parte della riorganizzazione del Pronto soccorso varata dalla giunta regionale con la delibera approvata nel corso dell'ultima seduta.

     

    L'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi ha illustrato tutte le novità nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamani. Erano con lei, Maria Teresa Mechi e Luca Puccetti, del settore qualità dei servizi e reti cliniche dell'assessorato.

     

    "Il pronto soccorso è per sua natura una delle aree a maggiore complessità all'interno di una struttura ospedaliera – dice l'assessore Saccardi – Nei pronto soccorso della Toscana si registrano un milione e mezzo di accessi l'anno. Abbiamo voluto ripensare l'intera organizzazione del pronto soccorso, sia per accorciare i tempi di attesa che per assicurare un'attenzione maggiore alle persone più fragili. La nuova organizzazione entrerà in funzione con l'inizio del 2018. Il passaggio dai codici colore a quelli numerici è l'aspetto più evidente, ma in realtà le trasformazioni coinvolgono tutto il percorso dell'emergenza urgenza".

     

    Ogni giorno in Toscana circa 4.100 cittadini si presentano ad un Pronto soccorso, per un totale di un milione e 500.000 accessi nello scorso anno, ovvero 4 accessi l'anno ogni 10 persone residenti. Ben 3 accessi su 4 hanno come esito la dimissione senza ricovero. Nei primi sei mesi del 2017, con 753.000 accessi si confermano i livelli dell'anno precedente. A livello di singolo ospedale, si possono raggiungere gli 88.000 accessi annui come nell'Azienda Pisana, o i 99.000 accessi dell'ospedale di Prato, fino ad arrivare ai 127.000 accessi di Careggi.

     

    Nel nuovo modello l'organizzazione del Pronto Soccorso è stata ridisegnata a partire dalla funzione di triage che non si limiterà a "mettere in fila" i pazienti per essere visitati dal medico dando priorità alle situazioni a maggiore gravità, ma orienterà da subito i pazienti verso i percorsi di cura interni al Pronto Soccorso. Diversamente dall'attuale Pronto Soccorso, organizzato per codice di priorità, nel nuovo modello il paziente viene accolto in base al suo bisogno clinico ed alla complessità assistenziale, grazie alla individuazione a partire dal triage del percorso più appropriato in base alle caratteristiche clinico-assistenziali del paziente ed al potenziale assorbimento di risorse.

     

    Il nuovo triage utilizza codici numerici con una numerazione crescente al decrescere della priorità in base alla valutazione del rischio evolutivo, dei bisogni assistenziali e dell'impegno di risorse stimato per il trattamento. I pazienti valutati con codice 1 vengono assegnati all'area ad alta complessità clinico-assistenziale, i pazienti valutati con codice 2 e 3 all'area a complessità clinico-assistenziale intermedia e quelli con codice 4 e 5 all'area a bassa complessità clinico-assistenziale.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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