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giovedì 25 Aprile 2024
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    “A Panzano tetto centro civico scoperto dal 16 agosto 2022: meno male che è un bene tutelato dalle belle arti…”

    Tre consiglieri di opposizione all'attacco: "In Comune a Greve maestri a scaricare le colpe sulla burocrazia. E intanto i ragazzi delle scuole costretti a camminare in mezzo alla strada..."

    PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – Puntano la loro attenzione sul centro civico e la scuola di Panzano in Chianti i consiglieri di opposizione Fabio Baldi e Antonella Mizzau (VIVA-Cittadini per Greve in Chianti) e Marco Raveggi (centrodestra).

    “A giugno 2022 – ricordano – il tetto del centro civico di Panzano, che ospita la sede di varie associazioni (a cominciare dalla banda di Panzano) e le opere della Pinacoteca del Premio Panzano, ha ceduto sotto il peso della pioggia e del vento”.

    “Sono stati fatti nell’estate i lavori di messa in sicurezza – proseguono – per garantire la pubblica incolumità: l’edificio è stato circondato da impalcature ed il tetto è stato coperto da teli di plastica”.

    “Da quell’intervento tutto si è fermato – affermano – Colpa “della burocrazia” ci dicono: il bene è tutelato dalla Soprintendenza e la legge impone che in “somma urgenza” si possono fare solo le opere assolutamente indispensabili. Solo la messa in sicurezza e la copertura con teli di plastica è stato ritenuto opera assolutamente indispensabile”.

    “Forse rifare il tetto così come era non può essere considerato un intervento indispensabile per evitare danni al bene tutelato? – chiedono – Ed al suo contenuto diciamo noi?”.

    “Tanti agitano lo spauracchio della burocrazia – incalzano – e in Comune a Greve in Chianti sono maestri in questo, ma in realtà spesso è solo inerzia che scarica sulle leggi di tutela le proprie inefficienze: invece in quegli uffici ci sono spesso funzionari capaci, che sicuramente sapranno comprendere le esigenze dell’urgenza di rimettere in sesto un bene che fa parte della storia di Panzano”.

    “Per evitare i danni di mesi – rilanciano – forse di un anno di piogge, vento e sole, non possono bastare due teloni. Che appena hanno potuto hanno cominciato a svolazzare, facendo sì che l’acqua piovuta in abbondanza in inverno sia arrivata fino alla sala della musica al piano terra.
    E non si dica che non c’erano i soldi. In somma urgenza si possono fare lavori anche senza la necessaria copertura finanziaria”.

    “Ma ora ci domandiamo – sottolineano – il progetto degli interventi definitivi è stato inviato tempestivamente alla Soprintendenza per ottenere la necessaria autorizzazione? Il progetto per rifare un tetto di un edificio come il centro civico non sembra molto difficile e sicuramente non richiede una lunga procedura”.

    “Ma anche i lavori di somma urgenza già realizzati paiono fatti “a dispetto” – puntualizzano i tre consiglieri comunali – Ponteggi rugginosi, montati in maniera tale da impedire a chiunque di passare sotto il primo impalcato. E costringendo quindi chi deve passare di lì ad entrare nella carreggiata oggi a doppio senso”.

    “E di lì – riprendono – passano gli alunni della scuola elementare. Che per andare ed uscire da scuola, uscendo da via Corte del Frate (dove opera fra l’altro anche un cantiere privato), devono passare davanti ai ponteggi ed entrare nella carreggiata; dove al momento dell’inizio e della fine della scuola tante auto sono parcheggiate in maniera selvaggia”.

    “In realtà – rimarcano – i bambini potrebbero entrare ed uscire dall’area davanti alla scuola elementare tristemente chiusa dall’estate 2021; ma non funziona l’apriporta che dal piano terra farebbe accedere nel piazzale dove i ragazzi fanno ricreazione; così fra ritardi “burocratici”, disattenzioni nei lavori e mancate manutenzioni chi vuol andare a scuola deve arrangiarsi e rischiare un incidente su via Giovanni da Verrazzano. Dove naturalmente non ci sono né vigili né vigilini”.

    “Devono essere prese misure correttive di questa situazione drammatica – chiedono pubblicamente – perché tutti sanno bene che questa situazione “transitoria” durerà anni; del cantiere per la ristrutturazione della scuola elementare non ne vedremo traccia per tutto l’anno”.

    “Inoltre – concludono – il bilancio del Comune prevede che la spesa sia spalmata in tre anni a partire dal 2023 e quindi i lavori, se andrà bene, finiranno nel 2025. E con una gara al massimo ribasso, come annunciato in commissione ne vedremo delle belle. Come ripetiamo da anni la scuola merita più attenzione, rispetto ed impegno da parte dell’amministrazione comunale”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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