"In uno scenario nazionale ancora tutto da definire sentiamo il dovere di iniziare a chiedere chiarimenti sul futuro politico del Comune di Greve": inizia così la riflessione della segreteria del PSI di Greve in Chianti, che parte del risultato delle urne del 24 e 25 febbraio calandolo subito nella realtà locale (clicca qui per vedere i risultati delle elezioni politiche a Greve in Chianti).
"La situazione grevigiana del centrosinistra – dicono i socialisti – parla chiaro: il Pd perde quasi 10 punti percentuali rispetto alle elezioni politiche del 2008 (dal 53% al 45%, considerando anche il fatto che all'interno del Pd alle elezioni del 2013 era presente anche il PSI, che nel 2008 aveva guadagnato il 2,18% dei consensi nel nostro comune); il Pdl perde anch'esso quasi 10 punti percentuali, passando dal 25% al 16%. Contemporaneamente nasce ed ottiene il 19% il Movimento Cinque Stelle".
"Una situazione del genere – incalzano – non può far sorridere i dirigenti e i militanti del centrosinistra di Greve. Non perché Grillo e il suo “movimento” ci provochino alcun timore: non abbiamo mai avuto paura e mai ne avremo della differenza di idee e del dialogo. Anzi, a questo proposito Grillo ha ancora qualcosa da imparare. Quello che si richiede al centro-sinistra in questo momento è però uno sforzo di rinnovamento. Rinnovamento nel modo di amministrare e nei suoi rappresentanti".
"Abbiamo bisogno – e qui si guarda già alle amministrative del 2014 – di fornire ai cittadini una proposta di amministrazione che non si contorca in chiacchiere inutili, ma preferisca agire concretamente nell'interesse della comunità. É ciò che abbiamo richiesto negli ultimi quattro anni al sindaco Alberto Bencistà, che però sotto questo aspetto si è dimostrato sordo e incapace di comprendere ed interpretare gli animi dei propri concittadini".
"La voglia di cambiare – dicono dalla segreteria del PSI grevigiano – si avverte anche nella coalizione di centro-sinistra, come dimostrano le primarie svoltesi a fine 2012. Bencistà guidava la componente bersaniana. Indovinate chi ha vinto a Greve. Matteo Renzi" (clicca qui per consultare gli esiti delle primarie del centrosinistra e del successivo ballottaggio a Greve e nel Chianti).
"Il Comune di Greve – è la posizione dei socialisti – deve risolvere problemi delicatissimi al suo interno e deve inoltre rivolgersi all'esterno consolidando i rapporti con i Comuni limitrofi e con la città di Firenze. Tali questioni non richiedono chiacchiere al vento di qualche anziano politico di mestiere. Né richiedono continue polemiche che nascondono la semplice volontà di vivacchiare e di arrivare a fine mandato nella speranza di essere rieletti senza aver però concluso nulla di concreto per la comunità".
Anche perché, si sottolinea, "il PSI si sente parte della coalizione del centrosinistra. Non potrebbe essere altrimenti, vista anche l'alleanza politica nazionale col Pd e con Sel che noi condividiamo appieno. Auspichiamo quindi che inizi al più presto un dialogo tra le forze che compongono tale coalizione per arrivare più preparati possibile alle elezioni amministrative del 2014".
"Ci piacerebbe perciò sapere – e qui la domanda è diretta in primis alla segretaria democartica grevigiana Monica Toniazzi – in primo luogo quali sono le intenzioni dei dirigenti locali del Pd: vogliono iniziare un percorso comune? Il candidato a sindaco sarà scelto attraverso democratiche primarie di coalizione oppure sarà individuato dal solito apparato di partito? Noi socialisti auspichiamo un forte rinnovamento, a partire dalla persona che verrà candidata dal centrosinistra a diventare sindaco. L'Italia sta cambiando. Riuscirà il Comune di Greve a rimanere al passo?".
di Redazione
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