GREVE IN CHIANTI – La scuola grevigiana e quella dell’amica bavarese unite dalla cultura della sostenibilità e dal rispetto per l’ambiente.
Il mondo delle api entra in classe, tra le colline del Chianti fiorentino, e allo stesso tempo vola in Europa per realizzare un viaggio educativo sulle tematiche della biodiversità.
Parla tre lingue, l’italiano, il tedesco e l’inglese, il nuovo progetto Erasmus Plus al quale ha aderito l’istituto comprensivo “Giovanni da Verrazzano”, in collaborazione con il Comune, che con il motto Bee Good mira a coinvolgere in un percorso didattico, multidisciplinare e condiviso, gli studenti della scuola chiantigiana e i coetanei di Veitshöchheim, il comune che da anni è legato a Greve da un patto di gemellaggio.
Il progetto “Tutela dell’ambiente e della biodiversità: le api” invita a riflettere a distanza i giovani allievi sugli aspetti della salvaguardia ambientale e sull’importanza del ruolo della biodiversità per l’ecosistema.
Tra le diverse tappe del percorso che prevede lo sviluppo di una serie di prodotti da realizzare attraverso un lavoro virtuale condotto sulle piattaforme di apprendimento (etwinning) si è concluso ieri, nella sala consiliare del Comune di Greve in Chianti, il primo step del progetto incentrato sulla realizzazione di un logo ispirato al valore ambientale delle api.
Il vicesindaco Lorenzo Lotti, l’assessore alla pubblica istruzione Maria Grazia Esposito, la dirigente scolastica Francesca Ortenzi e la professoressa, coordinatrice del progetto, Cristina Turchi, hanno premiato i primi tre classificati e proclamato il logo vincitore che concorrerà successivamente con quello tedesco.
L’autrice della grafica è la studentessa Bianca Faggi, iscritta al quarto anno di primaria del plesso di Strada. Un’ape volteggia sorridente tra i rami di un albero le cui radici forti e vigorose sono ben piantate a terra.
E’ l’interpretazione allegra e colorata della piccola Bianca, certa che nella realtà si possa raggiungere qualsiasi desiderio se sorretto dalla volontà di costruire un mondo migliore.
Gli altri vincitori, allievi della scuola secondaria sono Jasmin Ousji (3A) e Daniel Pellegrini (1A).

Lo storico percorso di gemellaggio tra i Comuni Greve in Chianti e Veitshöchheim ha permesso anche ai ragazzi di lavorare insieme nell’ambito di un progetto Erasmus.
“Sono tre bellissimi loghi – si congratulano il vicesindaco Lorenzo Lotti e l’assessore Maria Grazia Esposito – ognuno per le proprie caratteristiche e ci complimentiamo con gli studenti per la loro creatività e le abilità artistiche, così come con tutto lo staff del progetto Erasmus che sta curando questa importante opportunità di internazionalizzazione della nostra scuola. La partecipazione attiva ad una comunità di lavoro di respiro europeo garantisce importanti benefici, in un momento complesso come quello che stiamo vivendo, in termini educativi, ai fini del loro percorso di apprendimento, e sociali”.
All’evento hanno partecipato i docenti delle classi degli alunni finalisti e i referenti di plesso nonché il team Erasmus che sta conducendo il progetto Cristina Turchi, Patrizia Acquistapace, Mauro Corrieri, Silvia Martelli, Foca Malta.
“Il quotidiano dei nostri ragazzi – dichiara la dirigente scolastica Francesca Ortenzi – è dominato oggi prevalentemente dal mondo digitale e resta poco tempo per esperienze nel mondo della natura, con il progetto vorremmo stimolare negli studenti, nelle famiglie, e nei docenti, comportamenti responsabili e rispettosi dell’ambiente”.
Gli studenti chiantigiani e bavaresi si confronteranno nel corso dell’anno sulla realizzazione di altri strumenti di studio e approfondimenti tra cui un dizionario, una brochure, un poster, una app che descriva le caratteristiche e la vita di questi insetti, così importanti nell’equilibrio del rapporto tra uomo e natura.

Altri due sono gli aspetti fondamentali del progetto: la funzione inclusiva nella creazione di nuove relazioni con gli studenti tedeschi e il potenziamento della lingua inglese.
“Vorremmo ampliare l’orizzonte dei nostri studenti – precisa l’insegnante Cristina Turchi – in modo che diventino aperti a conoscere nuove persone e nuovi metodi di studio, gli studenti avranno inoltre la possibilità di mettere in pratica le loro conoscenza nelle lingue straniere”.
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