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giovedì 25 Aprile 2024
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    Cade mentre cerca i funghi: 52enne grevigiana soccorsa nel bosco. Il suo racconto (e i suoi ringraziamenti)

    Bloccata per un colpo alla schiena e forti dolori a un piede (che poi si scoprirà fratturato in più punti): "Il mio grazie di cuore a tutti coloro che sono intervenuti"

    GREVE IN CHIANTI – Un pomeriggio in famiglia, per un’uscita a funghi, che si trasforma in un pomeriggio di paura.

    E’ accaduto ieri, mercoledì 31 agosto, nei boschi sotto alle Case di Dudda, nel comune di Greve in Chianti.

    Dove Cira Attanasio, 52 anni, insieme al marito, al figlio e alla fidanzata dell’altro figlio, erano andati a cercare i funghi.

    Adesso che la paura è passata la raggiungiamo in ospedale, dove è in attesa di un intervento chirurgico al piede.

    Perché, oltre a raccontarci quanto accaduto, Cira tiene in modo particolare a dire grazie a tutti coloro che si sono presi cura di lei.

    “Eravamo intenti nella raccolta – inizia – quando scendendo un pezzo in pendenza sono scivolata. Mi sono aggrappata a un ramo secco, che si è spezzato: sono così caduta di schiena, su un tronco. Rimanendo bloccata”.

    Grande dolore, senza riuscire a muoversi. All’inizio senza sensibilità alle gambe, poi tornata. Rimanevano però un gran dolore alla schiena e a un piede.

    Difficile, impossibile tornare da soli alle auto, troppo lontane: così vengono chiamati i soccorsi per riportarla a casa.

    Il marito torna indietro, per arrivare fino a uno spazio in cui attendere i vigili del fuoco di Figline e Incisa, i primi ad arrivare. Arriva anche un’ambulanza della Misericordia di Figline, che non può però accedere al luogo dell’incidente.

    Viene così fatto alzare in volo l’elisoccorso Pegaso, mentre si muove anche il Soccorso Alpino, che spiega come dare le coordinate esatte. E giunge sul posto con un addetto. Che si occupa del coordinamento dei soccorsi.

    Troppa però la vegetazione per poter scendere in sicurezza: così i vigili del fuoco, con le motoseghe, fanno spazio. Spazio in cui dall’elicottero si calano con il verricello tre persone, medico compreso.

    A quel punto Cira viene soccorsa, stabilizzata sul lettino spinale, legata, tranquillizzata, e portata sul Pegaso. 

    Da lì, il volo fino all’ospedale di Careggi, dove i familiari la raggiungono dopo aver recuperato le auto.

    “Il referto medico? Una forte contusione alla schiena – risponde Cira – e fratture scomposte a un piede, per le quali sono in attesa di intervento: non sarei mai riuscita a tornare alle auto da sola. E, con quella botta alla schiena, i miei familiari avevamo comprensibilmente paura di muovermi”.

    “Ringrazio di cuore tutti coloro che sono intervenuti – conclude Cira – Per la disponibilità, la gentilezza e la professionalità. I vigili del fuoco di Figline e Incisa, il 118, il Soccorso Alpino, la Misericordia di Figline Incisa, l’equipe del Pegaso. Tutti. Dal profondo del cuore”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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