spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 16 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Cementificio Testi, i sindacati: “Date le circostanze l’accordo siglato è il migliore possibile”

    Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil: "Ora l'azienda riconverta il sito e parta il tavolo per il lavoro del Chianti, con istituzioni e imprese, per riqualificare e ricollocare nel territorio il personale"

    GREVE IN CHIANTI – Quattordici ricollocamenti nelle aziende del gruppo in Toscana (con priorità di assunzione in caso si aprano altre posizioni), incentivi economici all’esodo, copertura contributiva per chi va in pensione entro il 2026, una “dote” economica a disposizione per chi riassume, un supporto di outplacement e formazione aggiuntivo (oltre a quelli previsti dalle norme). Il tutto, con attenzione ai soggetti più fragili.

    Sono questi i punti principali dell’accordo sottoscritto ieri tra Buzzi Unicem, Cgil-Cisl-Uil di categoria e Rsu, accordo che vale per gli stabilimenti di Testi (Greve in Chianti, Firenze, 70 lavoratori) e Arquata (Piemonte) e che prevede la richiesta di Cassa integrazione dal primo luglio per un anno.

    # Cementificio Testi, firmato l’accordo fra Buzzi Unicem e sindacati: ecco cosa stabilisce

    Oggi, mercoledì 23 giugno, l’accordo è stato presentato ai lavoratori in assemblea a Testi (presso il presidio permanente che dura da mesi e che non si interromperà finché non sarà data risposta ad ogni addetto con gli accordi territoriali necessari).

    “Abbiamo fatto di tutto – dicono Fillea Cgil Toscana-Firenze, Filca Cisl Toscana-Firenze e Feneal Uil Toscana – affinché il cementificio di Testi non chiudesse, ma purtroppo l’azienda non ha voluto fare retromarcia”.

    “Date le circostanze – proseguono – l’accordo siglato è il migliore possibile, e molto è merito delle lotte dei lavoratori”.

    “Ora – annunciano – servono due cose. Intanto, che l’azienda, con la Regione e possibili partner, riconverta il sito di Testi: non deve restare un buco nero, è fondamentale la tutela dell’ambiente”.

    “Poi – rilanciano – bisogna dare una risposta a coloro che non hanno, per motivi oggettivi, accettato proposte di ricollocazione fuori regione e non hanno i requisiti per la pensione”.

    “Per questo – concludono – invitiamo le istituzioni locali a convocare il tavolo del lavoro del Chianti per costruire, come sindacati, istituzioni e aziende, un bacino ed una rete in grado di riqualificare e ricollocare nel territorio il personale, per un lavoro che sia di qualità”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...