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giovedì 25 Aprile 2024
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    Chiara Rossi, da Strada in Chianti a “The Voice” (“La Voz 2020”) in Spagna: una storia bellissima

    Il Gazzettino del Chianti l'ha intervistata, ed è stata una chiacchierata a tutta musica, sorrisi, voglia di vivere. Ci ha trasmesso il calore delle Canarie e la nostalgia di casa. Un arcobaleno di emozioni

    STRADA (GREVE IN CHIANTI) – Da Greve in Chianti (anzi, Strada) all’edizione spagnola di “The Voice” (“La Voz 2020”) uno dei grandi talent che scoprono, appunto, talenti.

    E’ il “viaggio” fatto da Chiara Rossi, una fantastica chiantigiana “da esportazione”, che ha scelto da qualche anno di vivere alle Canarie (Lanzarote).

    E che è diventata protagonista con una versione da brividi di “Purple rain” cantata alle audizioni.

    Il Gazzettino del Chianti l’ha intervistata, ed è stata una chiacchierata a tutta musica, sorrisi, voglia di vivere. Insomma, un arcobaleno di emozioni.

    Allora Chiara, iniziamo dalla… fine. “La Voz 2020”: raccontaci un po’…

    “Quando penso al programma mi salgono ancora i brividi a fior di pelle. È qualcosa a cui ancora faccio fatica a credere. Cammino per la strada e la gente mi dice: “Ma sei tu la ragazza che ha cantato Purple Rain alla Voz?”. Qui a Lanzarote la gente inzia a riconoscermi; oppure, quando scrivo il mio nome su internet, e vedo a quante visualizzazioni è arrivato il video. E’ qualcosa che nemmeno immaginavo, ma mi rende molto felice. Poter partecipare a un programma di così grande livello musicale è una sensazione davvero unica, oltre a una grandissima esperienza personale e professionale. Penso che sia un gran programma, dove puoi imparare davvero tante cose, soprattutto di spingerti al di fuori dei tuoi limiti, cercando di dare sempre il massimo”.

    Come sei arrivata a partecipare al talent spagnolo?

    “Se devo essere sincera è merito di una mia amica, che ha mandato un mio video alla Voz. E un giorno, mentre stavo cucinando, un numero strano mi ha chiamato sul cellulare. Io non rispondo quasi mai a un numero sconosciuto: ma, non so perché, in quel momento sentii una strana sensazione. Qualcosa che diceva dentro di me: rispondi! E meno male che ho risposto, perché era la redazione della Voz! A volte la vita è così, ci sono piccole cose che passano, che pensi che possono essere casuali, però mi piace pensare che è il destino che mi ha fatto rispondere a quella chiamata. Dopo aver parlato con la produzione, ho passato diverse prove e diversi casting, fino ad arrivare alle selezioni finali. Se devo essere sincera, anche solo il fatto di avermi selezionato, in mezzo a tantissime persone, era il regalo più grande”.

    E come sei arrivata… in Spagna?

    “Era il 2015, prima di venire a Lanzarote, avevo perso il mio lavoro a Firenze, lavoravo per una catena di supermercato, la Conad “Sapori e dintorni”, sul Ponte Vecchio. Rimasta senza lavoro e avendo da sempre il desiderio di conoscere posti nuovi, sono partita senza pensarci per le Canarie. Questo posto è molto diverso da quello in cui ero abituata a vivere, un luogo completamente diverso già per il suo clima, è estate tutto l’anno. Credo molto nelle energie e nelle buone sensazioni, e quando sono atterrata in questo posto magico sentii una buonissima energia! Perciò sono rimasta qui, sentivo che questa terra aveva qualcosa da offrirmi”.

    Torniamo invece all’inizio: quale il tuo legame con il Chianti, e in particolare con Strada?

    “Io sono nata a Strada in Chianti. E niente e nessun posto al mondo mi fa battere il cuore come le nostre colline. Sono nata nella parte stradese della Montagnola, sono cresciuta nella campagna respirando aria pulita e mangiando “di molto bene”, come si dice noi. A Strada andavo a scuola, ai tempi delle elementari, poi mi sono trasferita a Panzano. Dove vai vai… ma le nostre colline sono qualche cosa da far invidia al mondo”. 

    Hai un ricordo nitido del momento in cui è iniziata la tua passione per il canto?

    “Non mi ricordo benissimo quanti anni avevo, ma quando mi rivedo da piccola mi ricordo dentro la mia stanzetta con un specchio davanti. Con un pettine al posto del microfono. Quando poi avevo 12 anni, mia madre e mio padre decisero di portarmi a una scuola di canto, perché in pratica non smettevo quasi mai di cantare. Mi sono quindi iscritta all’accademia di Firenze, la Max Ballet Academy, dove ho avuto la fortuna di essere seguita dalla professoressa di canto Katiuscia di Figlia. Quando si ha una passione per qualcosa non siamo davvero coscienti di quando effettivamente inizia, ma l’ha sempre avuta, è dentro da sempre. Mia madre e mio padre hanno sempre ascoltato musica, in casa c’è sempre stata. E non mi piace solo il canto, ma l’arte in generale: adesso ho scoperto che mi piace creare emozioni per le persone, far vibrare il loro cuore, trasmettere qualche cosa di forte”.

    E quando invece hai deciso che era la tua strada?

    “A Lanzarote stavo lavorando in un bar, come cameriera, al Beach Bar in un piccolo paesino chiamato Costa Tequise. Il Beach Bar di Luca Menozzi è un posto davvero carino, sulla spiaggia, infatti fu anche la nostra location per un video musicale. Se andate su YouTube e cercate nel mio canale la canzone “Muoviti”, vedrete qiusto questa fantastica location (qui il video). Lì, mentre lavoravo, un cliente arrivò e cominciò a suonare la chitarra. Io mi misi a cantare con lui e mi disse che cantavo molto bene, e mi propose di lavorare insieme. Il giorno dopo smisi di lavorare al bar e iniziò tutto. In quel momento ancora non vedevo come una cosa totalmente professionale quella di cantare, non era ancora quello a cui mi volevo davvero dedicare. Ma a volte la vita ci dà dei duri colpi che ci fanno capire davvero il suo valore. E la vita mi ha colpito con la morte improvvisa di mio padre, Andrea, per un incidente. Mi resi conto di quanto può essere breve. Da quel momento decisi che non avrei sprecato più nemmeno mezzo secondo, volevo viverla davvero la vita.  Come fai a rendere la tua vita speciale? Lottando per i tuoi sogni. Ed è questo quello che sto facendo”.

    Quali le differenze fra la realtà musicale spagnola e quella italiana?

    “Non so se parlaredella differenza tra Spagna e Italia, però che posso parlare di quella tra la realtà Canaria e quella italiana. Lanzarote è un’isola molto turistica, con tutti gli hotel che ci sono è un posto che si dedica principalmente all’intrattenimento dei turisti. Quindi se sei cantante o ballerino, insomma ti dedichi all’arte in generale, può offrirti molto. Io per esempio nell’ultimo tempo ho lavorato cantando in un bar e in vari hotels; in questi ultimi 4 o 5 anni mi sono dedicata a questo, lavorando molto e vivendo dignitosamente come con altri lavori. In Italia certamente non avrei potuto farlo: forse è questa la grandissima differenza tra Canaria, Spagna e Italia. È bellissimo cantare e vivere di questo. Però devo anche aggiungere che, essendo italiana, per me la nostra musica è la più bella e, soprattutto, la più melodica. Quando canto in italiano sento qualche cosa che non sento quando canto in inglese o in un’altra lingua, per questo motivo mi sto dedicando al mio progetto da cantautrice. Con un gruppo di colleghi stiamo lavorando sulla realizzazione di un album che a breve uscirà”.

    Ci sono artiste (o artisti) ai quali ti ispiri?

    “Musicalmente parlando a me piacciono artisti un pochino più particolari, come per esempio Bjork, Billie Eilish, mi fa impazzire la musica gospel! Sono cresciuta con un padre che ascoltava musica molto buona, come i Pink Floyd o i Dire Straits, solo per nominarne alcuni, però sempre mi sono sentita identificata con un’artista “nostra”. Nella musica italiana una delle più famose, che ho rincontrato anche alla Voz, perché faceva parte della giuria, Laura Pausini, ha una storia un pochino simile alla mia, ed è per questo che mi ha sempre ispirato. Anche se nel programma della Voz non è stata la giudice che mi ha selezionato, poter comunque conoscerla e aver potuto parlare con lei anche solo per un momento è stato qualcosa di incredibile. Magari chissà, sarebbe bello un giorno poterci cantare insieme…”.

    Fatti un augurio per questo 2020.

    “Prima di tutto mi piacerebbe che ritornassimo tutti alla normalità rispetto alla situazione che c’è adesso nel mondo a causa della pademia. Mi piacerebbe che le persone tornassero a fare le stesse cose che facevano, con l’armonia che ci poteva essere prima di questo momento del Covid. Musicalmente e professionalmente mi piacerebbe continuare come adesso, vivendo e sentendo tutta questa la positività di questo momento che sto vivendo. E anche che il mio album che presto uscirà, dal nome “Conversazioni”, abbia un buon successo. Ci stiamo lavorando in tanti, con sacrificio e passione: quindi speriamo che il riscontro sia altrettanto positivo. Che arrivi soprattutto davvero il sentimento che volevamo trasmettere alle persone che l’ascolteranno. Mi auguro che dopo l’uscita di questo album possa avere la grandissima opportunità di fare qualche primo concerto in Italia, dato che non ho mai cantato nel mio Paese. Sarebbe la prima volta: un bel sogno”.

    PS: quando ci vediamo in Chianti…?

    “Speriamo il prima possibile, perché sento la mancanza di casa…”.

    Dove potete “trovare” Chiara Rossi

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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