GREVE IN CHIANTI – Investimenti per un importo complessivo pari a 3,5milioni di euro, e un nuovo lavoro, capillare, diffuso e costante, che ha prodotto un importante cambiamento di rotta.
In cinque anni di attività il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e il Comune di Greve in Chianti si sono mossi pensando, dicomo, a "un nuovo modello culturale fondato sull’idea che il fiume bello, fruibile e soprattutto sicuro abbia vocazioni e potenzialità da amplificare in termini naturalistici, promozionali e turistici".
"Un ambiente – rimarcano – inteso quale parte integrante del paesaggio, per il quale il programma intenso di opere pubbliche concordato con l’amministrazione comunale ha garantito attenzione e cure per la sicurezza dei cittadini e la creazione di nuovi spazi e percorsi immersi nella natura, a disposizione della comunità e dei visitatori".
Per il territorio grevigiano il lavoro e l’impegno messi in campi nei cinque anni di mandato dal Consorzio di Bonifica Medio 3 Valdarno, che ha lavorato per la manutenzione ordinaria e straordinaria di torrenti e fossi minori, si sono concretizzati in 3,5milioni di euro di investimenti finalizzati a rendere la Greve e i suoi affluenti minori più vivibili e sicuri.
Si parlerà dei risultati e delle tappe principali di questo importante percorso di lavoro stasera alle ore 18 negli spazi della casa del popolo di Greve in Chianti con il presidente del Consorzio di Bonifica Medio 3 Valdarno Marco Bottino e l’amministrazione comunale.
Le sistemazioni, complesse e accurate, che hanno previsto interventi di sfalcio della vegetazione, tagli selettivi e manutenzione incidentale puntuale, opere strutturali e manutenzioni straordinarie, si sono alternate a soluzioni innovative dal punto di vista ambientale e tecnologico.
Ed è questo il punto di forza degli investimenti, finanziati dalla contribuzione diretta e in parte da sinergie e finanziamenti europei, statali, regionali e locali: la professionalità impiegata per la sicurezza del territorio come forma di prevenzione al dissesto idrogeologico e di contrasto al rischio idraulico.
Vediamo nel dettaglio gli interventi realizzati Il Consorzio di Bonifica è intervenuto sul territorio grevigiano con lo sfalcio della vegetazione e costanti passaggi su tutti i corsi d’acqua arginati e all’interno dei centri urbani.
Sono stati operati tagli selettivi che consistono in operazioni di eliminazione delle alberature pericolose, in condizione di fine ciclo vitale o malate.
E’ stata diradata la fascia riparia con l’obiettivo di ridurre il rischio idrogeologico legato ad eventuali piene che possono causare l’abbattimento e il trascinamento dei tronchi provocando ostruzioni in prossimità di ponti e attraversamenti vari.
Sono stati effettuati interventi capillari su tutti gli affluenti di destra della Greve fino a Greti/Passo dei Pecorai. Non è mancata la manutenzione puntuale con interventi di risoluzione e operazioni di vigilanza e controllo sui corsi d’acqua.
Tra le opere più rilevanti il ripristino dell’erosione di sponda al ponte della SR222 effettuato con un intervento di stabilizzazione con scogliera e l’argine di via Colognole a Greve.
Numerose le opere di manutenzione straordinaria e la realizzazione di opere strutturali, lavori complessi e onerosi dal punto di vista finanziario, inseriti nel Piano Rischio Idraulico del bacino della Greve che ha già compreso il ripristino di importanti casse di espansione.
di Redazione
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