GREVE IN CHIANTI – L'immagine più forte del consiglio comunale straordinario sui rifiuti, tenutosi ieri sera in una gremitissima sala Hack del palazzo della Torre, è stata l’espulsione di uno spettatore: Alessandro Romiti, perito giudiziario, giornalista e attivista venuto da Montale per far valere le ragioni anti-inceneritore e accompagnato senza troppi complimenti fuori dalla porta da due agenti della polizia municipale.
Un episodio rappresentativo del clima della serata, a tal punto di far passare in secondo piano il voto finale sull'ordine del giorno presentato da Centrosinistra per Greve e MoVimento 5 Stelle.
Una risoluzione che impegnava giunta e consiglio ad agire in tutte le sedi per abrogare l'articolo 35 della legge 164/2014 (ex Sblocca Italia) che prevede due inceneritori in Toscana, Scarlino e Case Passerini, e che, secondo i presentatori, potrebbe riaprire anche la partita sull'impianto di Testi.
Un sillogismo contrastato dalla maggioranza e dal sindaco che hanno più volte ripetuto che Testi non si farà “né ora né mai”, sulla cui consistenza però si è discusso per oltre due ore.
Alla fine l'ordine del giorno è stato respinto, votato solo dai quattro consiglieri di opposizione (Letizia Burgassi e Giulio Pecorini del Centrosinistra, Sonia Butini e Giulia Nannelli del M5S) e da Leonardo Mannini della maggioranza, “toccato”, come lui stesso ha detto, dalle ragioni del no all'incenerimento.
Che i toni sarebbero stati accesi lo si è capito da quando il sindaco Paolo Sottani ha aperto la seduta contestando le modalità che hanno portato alla discussione, ritenuta dal primo cittadino “un argomento molto politico, da affrontare in un'assemblea pubblica piuttosto che in un consiglio comunale”.
Concetto respinto al mittente da Letizia Burgassi del Centrosinistra, secondo la quale “sono proprio i consigli comunali le sedi giuste”.
Con queste premesse, i toni si sono alzati subito ed è saltato ogni codice istituzionale, trasformando il consiglio comunale – e ha fatto non poca fatica il presidente dell'assemblea Giulio Saturnini a tenere a bada le intemperanze – in uno scontro tra due fazioni.
O meglio, tra una fazione, quella anti-inceneritore (composta anche da molti non grevigiani e membri di comitati, tra cui le “Mamme No inceneritore” che un paio di giorni fa hanno partecipato alla protesta contro gli impianti con gli striscioni sui ponti di Firenze), e il sindaco, con la sua giunta e la maggioranza.
Star della serata Rossano Ercolini, maestro elementare di Capannori, fondatore del movimento Rifiuti Zero e presidente di Zero Waste Europe.
Vincitore del “Goldman Environmental Prize”, il cosiddetto Nobel per l’ambiente e insignito nel 2013 (assieme a Paul Connett, professore statunitense e “guru” della strategia Rifiuti zero) della cittadinanza onoraria di Greve dall'allora sindaco Alberto Bencistà.
Il quale, presente tra il pubblico ma mai intervenuto, aveva lanciato a poche ore dal consiglio un “sasso” politico pesante, anticipando il fulcro dell'ordine del giorno di Centrosinistra e M5S.
Ercolini (e con lui anche Gianluca Garetti di Medicina democratica) ha avuto parole durissime: se un Comune che fa parte di Rifiuti Zero avalla Case Passerini, in piena “sindrome Nimby” – è stato il suo ragionamento – si pone fuori da questa stessa realtà.
E ancora: “Il sindaco di oggi era vicesindaco quando fu votata l'adesione a Rifiuti Zero: o si è sbagliato allora o sbaglia adesso, ce lo dica”
Tra gli esperti invitati alla discussione e unica voce fuori dal coro quella di Sergio Gatteschi, ambientalista di lungo corso ma non contrario agli impianti. E per questo più volte interrotto per aver sostenuto che non esiste alcuna evidenza scientifica sulla correlazione tra la presenza degli inceneritori e l'incidenza di malattie come tumori.
“Si fa fatica ad accettare opinioni diverse dalle proprie”, ha detto rivolto al pubblico che lo contestava.
La giunta e i consiglieri di maggioranza, pur consapevoli di essere caduti in una “imboscata” politica, hanno tenuto un profilo basso, limitandosi ad esprimere in un documento (letto dal capogruppo Roberto Fossi) la propria contrarietà a un ordine del giorno che tendeva “a screditare il sindaco e la sua giunta, 'leggere' in chiave polemica l’art.35 dell’ex decreto Sblocca Italia e ritagliarsi visibilità politica”.
SULLO STESSO ARGOMENTO PUOI LEGGERE…
# Inceneritori: "Lo Sblocca Italia potrebbe riaprire anche la partita su Testi"
# "Due nuovi inceneritori in Toscana: il 15 ottobre consiglio comunale straordinario"
# M5S: "No alla svolta inceneritorista del Comune di Greve in Chianti"
SULLO STESSO ARGOMENTO PUOI VEDERE I VIDEO…
# Inceneritori: "Io, espulso dal consiglio comunale"
# Inceneritori: tensione al consiglio comunale di Greve
di Matteo Morandini
© RIPRODUZIONE RISERVATA