GREVE IN CHIANTI – Un passato lungo e glorioso, un presente di adattamento alle novità, un futuro da guardare con ottimismo, nonostante le molte difficoltà che attanagliano il mondo del volontariato.
Si può tracciare con queste poche parole l'“identikit” del comitato di Greve in Chianti della Croce rossa italiana, con il quale inizia il “viaggio” del Gazzettino del Chianti nel mondo del volontariato chiantigiano.
Ad accompagnarci in questa prima puntata la presidente del comitato Elisabetta Rossi e il responsabile dell'amministrazione Cristiano Zanolla, che raccontano di come possa ormai considerarsi superata con successo la “rivoluzione” che la Croce rRssa ha dovuto affrontare a partire dal 2014 con il passaggio, stabilito dalla legge, dallo status di ente pubblico a quello di “Associazione di Promozione Sociale” (Aps).
“Siamo diventati un soggetto privato a tutti gli effetti – spiegano – ma questo cambiamento è stato vissuto molto bene qui a Greve, e i dati lo dimostrano”.
Ecco un po' di numeri che testimoniano lo stato di salute del comitato, relativi al 2015. Trasporti sanitari: 960, per un totale di 2.160 ore e 39.178 km. Trasporti sociali: 835, per 1.453 ore e 43.860 km. Trasporti privati: 294, per 810 ore e 16.876 km. Prestazioni ambulatoriali: 1622, +10% rispetto al 2014. Prestazioni di medicina dello sport: 531, +40% rispetto al 2014. Prelievi: 221 prelievi, con un incremento del 10%.
La nuova normativa ha stabilito l'obbligo di erogare prestazioni esclusivamente ai soci, il cui numero ha dunque conosciuto un'impennata. Oggi sono 1.647, una cifra quadruplicata rispetto al vecchio regime, ma di questi sono 67 i volontari attivi.
“Sono pochi – dice Zanolla indicando in questo aspetto uno dei punti più critici della gestione attuale – anche se mi rendo conto che fare il volontario oggi è un impegno che comporta un certo tipo di comportamento e di responsabilità sicuramente maggiori rispetto al passato”.
Pochi volontari e pochi giovani, sono queste le “note dolenti” più significative, assieme, dicono ancora i due dirigenti, alle normative che si sono succedute in questi anni e che hanno moltiplicato i vincoli e gli adempimenti burocratici.
“Ma sono tanti anche i punti di forza – dicono Rossi e Zanolla – su tutti la qualità di questo gruppo di persone e la condivisione da parte di tutti degli obiettivi da raggiungere”.
La recente introduzione del software per gestire tutte le prenotazioni del poliambulatorio è stato un bel banco di prova, soprattutto per i volontari più anziani e meno “informatizzati”, ma alla fine superato molto bene.
Un altro traguardo di cui i vertici del comitato vanno orgogliosi è quello del superamento delle contrapposizioni del passato con le altre associazioni. Come quella con l'Avg, che oggi sembra definitivamente alle spalle, come ha dimostrato l'impegno in prima fila della Croce rossa nella mobilitazione per l'acquisto della nuova ambulanza del 118.
Un risultato che fino a pochi anni fa sarebbe stato impossibile solo immaginare.
di Matteo Morandini
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