TOSCANA – Su 273 comuni che ci sono in Toscana andranno al voto in 185 il prossimo 8 e 9 giugno, in contemporanea con le elezioni europee (qui l’approfondimento specifico) che si svolgeranno invece ovunque.
In tutta Italia sono 3.698 le amministrazioni comunali chiamate al rinnovo dei propri rappresentanti – 223 sopra quindicimila abitanti – e coinvolgeranno oltre 16 milioni e 605 mila elettori.
Un “election day” che cade stavolta di sabato e domenica, novità per le amministrative dove debutta anche la norma, dello scorso gennaio, che permette ai sindaci di territori tra cinque e quindicimila abitanti (e non più solo per quelli fino a cinquemila) di candidarsi per un terzo eventuale mandato e che toglie qualsiasi limite nei comuni più piccoli.
Nel nostro territorio si va al doppio voto (amministrative più europee) in otto comuni: Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti e San Casciano nel fiorentino; Castellina, Gaiole, Radda in Chianti e Castelnuovo Berardenga nel senese.
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Complessivamente (clicca qui per l’elenco completo) sono ventisei i comuni dove si voterà per le amministrative in provincia di Arezzo, trentacinque nella città metropolitana di Firenze, quattordici in provincia di Grosseto, dodici nel livornese, diciannove in provincia di Lucca, otto in provincia di Massa Carrara, ventisei in provincia di Pisa, undici nel pistoiese, cinque in provincia di Prato e ventinove nel senese.
In Toscana dei 185 comuni chiamati al voto per eleggere sindaci e consigli comunali (più di un milione e 385 mila gli elettori potenzialmente coinvolti su due milioni e 271 mila residenti), 34 comuni contano più di quindicimila abitanti.
In quei territori se nessun candidato e coalizione conquistasse la maggioranza assoluta dei voti nelle urne, si voterà anche il 23 e 24 giugno (una domenica e un lunedì) per il ballottaggio tra i due candidati che hanno riscosso maggior successo.
Tra le trentaquattro amministrazioni con più di quindicimila abitanti chiamate al voto ci sono anche tre capoluoghi: Firenze, Prato e Livorno, le tre maggiori città della Toscana.
Ottantasei comuni contano invece meno di cinque mila abitanti e 65 tra cinque e quindicimila. Si vota in tutte e dieci le province.
I 34 comuni sopra i 15mila abitanti, oltre ai tre capoluoghi, sono: Cortona e San Giovanni Valdarno in provincia di Arezzo; Bagno a Ripoli, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Castelfiorentino, Certaldo, Empoli, Figline e Incisa Valdarno,Fucecchio, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano, Scandicci e Signa nella Città metropolitana fiorentina; Follonica in provincia di Grosseto; Cecina, Collesalvetti, Piombino e Rosignano Marittimo nel livornese; Capannori in provincia di Lucca; Ponsacco, Pontedera, San Giuliano Terme e San Miniato nel pisano; Montemurlo in provincia di Prato; Agliana, Monsummano Terme, Montecatini Terme nel pistoiese e Colle di Val D’Elsa e Poggibonsi nel senese.
Apertura seggi e modalità di voto
L’8 giugno i seggi elettorali saranno aperti in tutta Italia dalle 15 alle 23 e domenica 9 giugno dalle 7 alle 23.
Amministrative: sopra i 15mila abitanti, voto e preferenze
Si vota su una sola scheda, nella quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, sotto ciascuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.
Tre sono le possibilità di voto:
1) Si può tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato.
2) Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto “voto disgiunto”.
3) Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.
Ogni elettore può altresì esprimere, nelle apposite righe affiancate al simbolo della lista, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata.
Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno).
Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 23 giugno – dalle 7 alle 23 – e lunedì 24 – dalle 7 alle 15 per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio).
Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Amministrative: sotto i 15mila abitanti, voto e preferenze
Si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto il contrassegno dell’unica lista che lo appoggia.
Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del candidato sindaco.
Non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista. I voti conseguiti dal candidato alla carica di sindaco sono attribuiti alla lista ad esso collegata.
Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista.
Per i comuni compresi tra 5.000 e 15.000, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale.
Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
In caso di parità di voti tra due candidati si tornerà a votare per questi ultimi domenica 23 giugno – dalle 7 alle 23 – e lunedì 24 – dalle 7 alle 15 (ballottaggio). Anche in questo caso risulterà eletto chi dei due avrà ottenuto più voti. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano.
Una volta eletto il sindaco viene anche definito il consiglio: alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.
Per saperne di più
I Comuni toscani al voto l’8 e 9 giugno, mappa politica delle amministrazioni uscenti (clicca qui, a cura dell’Osservatorio elettorale della Regione Toscana)
Il voto europeo in Toscana nel 2019 (clicca qui, a cura dell’Osservatorio elettorale della Regione Toscana)
Tutte le elezioni dal 1946 ad oggi (clicca qui, banca dati Ministero dell’Interno)
Altre pubblicazioni dell’Osservatorio elettorale regionale (clicca qui)
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