POGGIO ALLA CROCE (GREVE IN CHIANTI) – Purtroppo non si fermano le truffe di falsi carabinieri, falsi avvocati, e chi più ne ha più ne metta.
Nonostante la massiccia campagna preventiva messa in campo dalla stessa Arma dei carabinieri, con ripetuti incontri sul territorio, la continua informazione, purtroppo capita che, talvolta, i truffatori vadano a segno.
E’ accaduto stamani, martedì 15 ottobre, al Poggio alla Croce, la frazione divisa a metà fra il comune di Greve in Chianti e quello di Figline Incisa.
Una 90enne residente in paese è stata contattata a telefono da un falso avvocato, che è partito con lo “schema” classico.
Il figlio aveva avuto un incidente stradale, per risolvere il problema c’era da pagare… .
Alla porta della donna si è così presentato un uomo, avvocato fasullo, che si è fatto consegnare alcuni oggetti preziosi che l’anziana custodiva in casa.
Quando ci si è accorti che era una truffa, ormai era troppo tardi. Con la donna che ha subito anche un comprensibile choc emotivo.
Sono stati quindi avvisati i carabinieri della Stazione di Strada in Chianti, che svolgeranno le indagini.
“È da aprile 2019 – dice il presidente della SMS del Poggio alla Croce, Carlo Viviani Della Robbia – che chiediamo alle amministrazioni comunali di Greve e Figline/ì Incisa l’installazione di telecamere di sorveglianza”.
“Ci sono stati tanti sopralluoghi – aggiunge – con la rassicurazione che domanda specifica per il collocamento delle stesse era stato fatto”.
“Ma di telecamere per la sorveglianza sul paese – rimarca Viviani Della Robbia – unico sistema dissuasivo e utile per le indagini in casi come questo, non se ne vede traccia. Mentre tutto il Valdarno ne è pervaso”.
“Abbiamo fatto una domanda in Prefettura – conclude il presidente dell’SMS del Poggio alla Croce – e aspettiamo una risposta; abbiamo stanziato la spesa, abbiamo trovato la collocazione. Mancano solo… le telecamere!”.
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