GREVE IN CHIANTI – Il 4 maggio scorso i primi colpi delle benne delle ruspe, nel simbolico “Demolition Day” alla presenza delle autorità e del patron Sebastiano Cossìa Castiglioni.
Oggi, a poco più di un mese di distanza, l’azienda agricola Querciabella, che si è presa l’onere della riqualificazione di un’area che da anni era lasciata al degrado, ha completato la fase di abbattimento.
Così, chi arriva a Greve in Chianti (da Firenze) sulla sinistra non trova più quello scheletro che faceva arrabbiare residenti (e turisti). Insomma, primo passo compiuto.
Adesso si aspetta il progetto di ricostruzione (per il quale ci vorrà un po’ di tempo in più ovviamente), firmato dall’architetto Spartaco Mori, e che prevede spazi e nuove funzioni aziendali, ma anche aree destinate alla fruizione pubblica e alla didattica ambientale.
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