PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – E' letteralmente infuriato Simone Mazzi, commerciante di Panzano in Chianti: dal banco del suo negozio di generi alimentari ci racconta il tentativo di furto che ha subito, in casa, nei giorni scorsi. La paura, ma soprattutto la rabbia.
Rabbia che prende corpo anche sentendo quel che si dice in giro. Ovvero di un ritorno di "fiamma" dei furti in appartamento in territorio chiantigiano, in particolare in orario pomeridiano.
Come spesso accade, infatti, non assistiamo a casi isolati ma a vere e proprie catene, messe in atto probabilmente da soggetti che organizzano vere e proprie spedizioni con più case visitate negli stessi giorni.
"Tutto è accaduto martedì scorso – inizia a raccontare Simone – nella mia casa, a poche centinaia di metri dal centro del paese. Erano le 16".
"All'interno – prosegue il racconto – c'erano mia moglie, i miei figli a fare i compiti, un loro amico. Mia moglie ha sentito i rumori, si è affacciata, ha visto tre persone magre (una con un cappuccio in testa) che scappavano".
"Ha iniziato a urlare – dice ancora Simone – ha chiuso i ragazzi in camera. I ladri sono fuggiti. Poi abbiamo scoperto che avevano gà messo a soqquadro l'appartamento accanto al mio, dove abita mia zia (era vuoto). A me hanno sfasciato la serratura facendo molto rumore e allarmando mia moglie, che solo casualmente era in casa. Cosa sarebbe successo se non c'era?".
"Sentiamo troppe notizie di furti in zona in questi giorni – conclude Simone, che insieme alla zia ha sporto regolare denuncia ai carabinieri – nelle case, negli agriturismo, nei negozi. Anche a Panzano. Qui una volta si dormiva con la porta aperta e il Chianti era un modello di stile di vita che ci invidiava il mondo intero. Adesso nelle piazze sembra che ci sia il coprifuoco nel pomeriggio. Per non parlare della notte".
di Matteo Pucci
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