GREVE IN CHIANTI – “Riconvocato il consiglio comunale per riapprovare il bilancio: basta con il pressapochismo”.
E’ la presa di posizione del gruppo consiliare di opposizione Viva-Cittadini per Greve in Chianti.
Che racconta: “Il 30 dicembre la maggioranza Pd di Greve in Chianti, con in testa il sindaco Sottani, ha approvato il bilancio 2022/2024. Nulla di nuovo si direbbe: in realtà lo hanno approvato in maniera irregolare perché il 31 il consiglio è stato riconvocato per il 10 Gennaio 2022 per una nuova approvazione: si sono accorti che i documenti erano stati “depositati agli atti” solo il 23 Dicembre e quindi senza il rispetto dei termini minimi previsti dal Regolamento”.
“Si tratta – precisano – di un termine essenziale a pena di nullità dell’atto più importante che approva il consiglio. Durante la seduta noi avevamo fatto rilevare che era dubbio tale fatto ma il sindaco Sottani ed il vicesindaco Lotti, hanno inscenato una pantomima su una presunta mail del 2 dicembre”.
“Il grave di questa vicenda – incalnzano – a nostro parere, non è tanto la mancata comunicazione, dovuta ad una svista del tutto comprensibile, quanto la sceneggiata evidentemente preparata e portata avanti da sindaco, vicesindaco ed anche da alcuni consiglieri di maggioranza”.
“A noi sarebbe bastato – proseguono da Viva – e secondo noi sarebbe stato opportuno riconoscere da subito questo banale errore formale. Questo scivolone costerà ai contribuenti circa 1.000 euro: tale è il costo di una seduta del consiglio comunale fra gettoni di presenza per i consiglieri -18 euro lordi per 12- costo dei dipendenti presenti alla seduta in orario straordinario, costi generali di preparazione e di verbalizzazione”.
“Purtroppo – denunciano – è solo l’ultimo ed il più piccolo di una lunga serie di episodi di pressapochismo, leggerezze, errori che pesano sulle casse del Comune e sulla qualità dei servizi rivolti ai cittadini”.
“Pensiamo a quanto successo a Panzano in Chianti il 20 luglio – tornano indietro di alcuni mesi – quando il Comune convoca un’assemblea per proporre una serie di scelte non solo invise ai cittadini che non gradiscono la chiusura della scuola, ma oltrettutto non concordate con la dirigente scolastica”.
“In quell’assemblea – rilanciano – viene trovata una soluzione che smentisce in diretta quanto affermato da sindaco, assessori Stecchi ed Esposito, individuando la soluzione migliore grazie a tecnici di Panzano che conoscono gli immobili di proprietà del Comune meglio dei tecnici comunali. Ed ancora non siamo a nulla per il ritorno a Panzano degli alunni della scuola dell’infanzia”.
Ma Viva prosegue: “Pensiamo alla vicenda della gara per i nidi del 2018 che prevedeva il passaggio di consegne fra una storica cooperativa locale ed una di molto lontano, durante il periodo delle vacanze di Natale”.
“Pensiamo – dicono ancora – a quando l’ufficio urbanistica affermava con certezza, spalleggiato da professionisti e politici locali, che il vincolo paesaggistico lungo i corsi d’acqua non esisteva.
Da questo errore sono derivate cause, fallimenti, ruderi fermi per anni. Pensiamo alla proroga per il nuovo affidamento della mensa scolastica, ai ritardi nei lavori della cucina, nella riapertura dell’aula di informatica, nei lavori in piazza della Resistenza. Pensiamo agli errori fatti per mettere a pagamento i parcheggi del capoluogo”.
“Torneremo a breve – annunciano – a parlarvi della nuova scuola di Panzano che costerà ben 1.850.000 euro: non sono ancora partiti e gli errori ci sembrano già tanti, come cerchiamo di capire con una interrogazione per il prossimo consiglio”.
“E’ giunta l’ora – concludono – che finisca questo pressapochismo che caratterizza la gestione tecnica e politica del Comune di Greve in Chianti”.
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