GREVE IN CHIANTI – Non si placa la polemica a Greve in Chianti sul tema della tassa di soggiorno e in merito all’eventuale morosità nel versamento dell’imposta di soggiorno da parte delle strutture ricettive.
Dopo la dura riposta del sindaco Paolo Sottani al capogruppo della Lega in Consiglio Comunale Simone Verniani, arriva la controreplica da parte dello stesso Verniani.
"Il sindaco Sottani non perde tempo quando si tratta di rispondere per le rime all'opposizione, puntando sulla presunta incomprensione del sottoscritto riguardo le norme, i tempi e le denominazioni corrette dei vari procedimenti, atti, eccetera – risponde Verniani – Ma nella risposta fornita ai media, si tira la zappa sui piedi, inelegantemente e senza nemmeno accorgersene".
"Il sindaco che 20 avvisi bonari sono stati effettivamente redatti e inviati – analizza – oltre a confermare che, trascorsi 60 giorni dall'emissione, a meno di contestazioni, rettifiche o annulli, tali avvisi bonari devono venire riconfigurati in “avvisi di accertamento" e ribadisce che, sempre dopo 60 giorni dall'emissione dell'avviso bonario, si potranno quantificare definitivamente gli importi che andranno poi all' iscrizione a ruolo. Cita anche che il termine “moroso" sia riconducibile solo a colui che ha in carico un mancato pagamento, non saldato nei tempi definiti, e che io lo abbia usato in maniera impropria".
"A Montefioralle – prosegue – dal 10 ottobre al 24 dicembre, fanno esattamente 75 giorni: quindi, quando io ho parlato con i responsabili dell' Ufficio Tributi, gli avvisi bonari, se vi era una chiara volontà politica e amministrativa di combattere l'evasione, e recuperare soldi dovuti al Comune, dovevano già essere stati trasformati in accertamenti da 15 giorni. Io personalmente sono giunto alla conclusione che erano già stati messi a ruolo, per l' importo di € 224.204,98, o quantomeno questo è quello che mi pare di aver capito interloquiendo con i responsabili e visionando gli atti, fra i quali la lista dei “morosi", di cui ho solo, in formato cartaceo stampatomi all'occorrenza, la colonna finale con gli importi e il totale, per il rispetto della privacy".
"Quindi, l'Ufficio mi dice che gli avvisi sono a ruolo (se ho capito bene), mentre non sono ancora stati emessi secondo le dichiarazioni del Sindaco (e ho capito male) – continua Verniani – Se ancora non sono stati messi a ruolo, vorremmo vederlo fatto il prima possibile, per aggiungere questi dati agli altri relativi al recupero dell'evasione tributaria nel Comune, e mi pare non ci sia niente da obiettare in questo".
"Se il sindaco conosceva già tutte le risposte alle mie domande – riprende Verniani nei confronti di Sottani – perché si è guardato bene dal menzionare l'Imposta di Soggiorno nelle rendicontazioni del recupero dell'evasione fiscale da oltre un milione di euro, ben documentate sui media, nella risposta alla prima interrogazione? Forse non poteva, perchè qualsiasi azione tributaria relativa a tale tassa è partita successivamente?".
"Per me – dice Verniani – non è importante sapere con certezza l'anno in cui verranno messi a bilancio questi oltre duecentomila euro, quanto il fatto che si recuperino risorse legittimamente spettanti alle casse del Comune, e che la faccenda non sia finita qui, con solo 20 avvisi bonari, ma prosegua per gli anni 2016-17-18".
"Se, dal lontano 2015, qualcuno doveva dei soldi (fra l' altro non suoi, ma spettanti al Comune), all'Ufficio Tributi, e ancora, dopo aver accertato il fatto, non li ha versati, la prima parola che mi viene in mente per definire tale situazione è "moroso" , ma se devo definirla “Soggetto che non ha ottemperato ai regolari pagamenti all'Amministrazione entro i termini previsti“, mi scuso e faccio mea culpa" ironizza Verniani.
"Quindi – conclude – prima che vada tutto in prescrizione, se la volontà politica e amministrativa c'è, si possono, e si dovrebbero, recuperare anche quelle somme!".
di Redazione
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