GREVE IN CHIANTI – E’ ancora scossa Rossella, quando ci racconta l’ennesimo furto in casa nel nostro territorio, in questo autunno (ormai quasi inverno) ad alto tasso di “topi d’appartamento”.
Lo è per la violazione subita. Ma anche perché a quell’ora, poco prima di cena, con la casa nel cuore del centro storico grevigiano, non se l’aspettava.
Tutto è avvenuto martedì 10 dicembre: “Premetto – ci dice – che abito nella via centrale del paese, in via Garibaldi, che è la via dietro la chiesa principale”.
“Eravamo usciti di casa verso le 18.20 per fare alcune commissioni – prosegue – con la consapevolezza che di li a poco saremmo rientrati”.
“Avevamo lasciato l’avvolgibile della cucina aperto – aggiunge – anche perché, come ribadisco, è una via molto viva. Ci sono un ambulatorio, un gommista, una scuola guida”.
Al ritorno, poi, la scoperta del furto: “Mentre salivo le scale non mi sono accorta di niente, quando sono entrata in casa ho trovato tutto sotto sopra”.
“Prontamente ho chiamato i carabinieri – sottolinea – ma ovviamente i ladri erano già scappati. La cosa che mi lascia perplessa è che la porta finestra dalla quale sono entrati e usciti, è sulla strada principale”.
“Poi – riflette – ho fatto un post sui social network, per avvisare della presenza dei ladri in paese; e ho scoperto che avevano fatto… visita anche a una mia amica che abita accanto”.
“A parte quello che sono riusciti a prendermi – dice affranta Rossella – ricordi di famiglia in particolare, dopo che sono entrati i ladri non ti senti più sicuro nella tua casa. Adesso, tutte le volte che salgo le scale ho paura di ritrovarmi la stessa scena”.
“Vorrei dire a queste persone – conclude – che le cose che abbiamo ce le siamo conquistate con enormi sacrifici. E non è giusto che lo si disprezzi commettendo queste cose”.
(Ha collaborato Giulio Pecorini)
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