GREVE IN CHIANTI – “Proprio in questi giorni di canicola, ironia della sorte, ci è stata recapitata la risposta ad una domanda fatta alla giunta riguardo ai soldi che ci siamo fatti
scappare per realizzare un invaso AIB a San Michele all’ interno del piano anti incendi boschivi”.
Lo dice il gruppo di opposizione in consiglio comunale a Greve in Chianti, Immagina Greve. Che spiega: “In sintesi il Comune di Greve, a settembre 2022, si era visto assegnare un finanziamento regionale di oltre 200mila euro per la sistemazione di un lago per il controllo degli incendi a San Michele, ma come accade nelle più classiche delle fiction drammatiche, non ci sarà il lieto fine” e”.
“E con determinazione del 7/04/2025 – proseguono – la nostra amministrazione ha rescisso il
contratto di affidamento lavori e perso il finanziamento per eccessivo ritardo nei termini di presentazione di, udite udite, il progetto definitivo”.
“Ripercorriamo brevemente i fatti – ricostruiscono – Nel settembre 2022 al nostro comune vengono assegnati, con decreto regionale, i fondi per la sistemazione del lago AIB a San Michele sulla base di un progetto preliminare, a seguito del quale, il 29/11/2022 viene richiesto un preventivo per il progetto definitivo, preventivo consegnato il 14 dicembre successivo. Due mesi e mezzo dopo, il 23 febbraio precisamente, il preventivo viene accolto. Durante la stesura del progetto emerge la necessità di alcune verifiche e l’ iter si sedimenta nelle paludi burocratiche, fino a quando tutti i termini per la presentazione definitiva della richiesta vengono superati e la Regione revoca il contributo; è il 27 maggio 2024”.
“Questo – sottolineano – quanto spiegato nella risposta del Comune, ove si aggiunge che allo stato attuale il Comune dispone comunque di un progetto esecutivo ed è pertanto costantemente alla ricerca di bandi che potrebbero essere idonei al finanziamento dei lavori” e chi vivrà, vedrà, aggiungiamo, oppure no…”.
“Purtroppo – denuncia Immagina Greve – siamo di fronte ad una storia che si ripete, così è stato infatti per il bando regionale parcheggi, al quale, con la carenza di stalli ormai parte anche della cronaca quotidiana e della vita dei nostri concittadini (che non risiedano a San Polo o a Case di Dudda, sia chiaro), sancita dalla realizzazione di addirittura alcuni posti per motocicli sui marciapiedi, non siamo stati in grado di partecipare che con un misero preliminare – respinto – di adeguamento del piazzale di viale Rosa Libri, sempre più somigliante ad una polverosa periferia metropolitana”.
“E non parliamo certo di fondi PNRR – rilanciano – che la giunta ha ritenuto essere, in paradosso per noi incredibile, elemento di “complicazione” delle attività amministrative e della vita dei Comuni piuttosto che motore di sviluppo, portando il triste esempio della vicenda della scuola di Barberino ma avendo cura di omettere le centinaia di opere invece realizzate in tantissimi comuni a noi vicini, ma di soldi che arriverebbero direttamente dalle casse del presidente Giani, immancabile sostenitore dei nostri politici al governo locale”.
“Sarà perché siamo socialisti – commentano – come ormai siamo appellati con un velato sarcasmo, pur omettendo che Immagina Greve abbia un’anima completamente innovativa e proponga tra le sue fila cittadine e cittadini provenienti dal professionismo più disparato e tra i consiglieri persone che mai hanno militato in alcun partito, oppure sarà perché siamo alle prime armi, inesperti, ma consentiteci, se questa è la ventennale preparazione!”.
“Finiamo in bellezza – passano ad altro – con la situazione della scuola Giuliotti di Greve, ove a
distanza esatta di un anno dal nostro focus sulla mancata organizzazione degli spazi scolastici per tutti gli alunni in virtù dei lavori di restauro, nulla è cambiato, nonostante le sollecitazioni, le interrogazioni, le riunioni. La soluzione proposta di far scuola dentro la struttura con ancora il cantiere in essere, pur con le garanzie di rispetto delle norme di sicurezza, com’era prevedibile, ha trovato la ferma opposizione delle famiglie e non solo, ma la proposta alternativa, che avevamo già auspicato e richiesto alcuni mesi fa, non c’è. La scuola di Panzano non stiamo più neanche a ricordarla, probabilmente scivolata nel vicino pozzo dell’oblio”.
“Da questo racconto – rimarcano da Immagina Greve – emerge con prepotenza un aspetto che avevamo già denunciato in campagna elettorale, come uno dei più critici, ossia la mancanza di capacità progettuale, la necessità di un ufficio che si occupi in via esclusiva di questo e la impreparazione nella gestione dei flussi organizzativi di lavoro. Deficit che, nella complessa e rapida evoluzione del tempo che viviamo, sono pagati a carissimo prezzo da una popolazione che percepisce come sempre più tangibile il lento decadimento dei propri spazi, urbani e sociali, nascosti da una patina superficiale fatta di ospitate e convegni montessoriani o al massimo di interventi ordinari che, per la nostra disabitudine a vederli realizzati nei tempi ragionevoli, sembrano quasi opere straordinarie”.
“Insomma – concludono – il promesso cambio di passo, non si è ravvisato, se non nella rapida costruzione di una costosa struttura destinata alle feste di Strada in Chianti che, per l’ idea che abbiamo noi, taglierà ancora fuori una parte di popolazione cruciale, quella giovane, imbrigliata negli stereotipi di una visione adulto centrica della politica nostrana”.
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