GREVE IN CHIANTI – “Ma che freddo fa! Ma che freddo fa… recitava il refrain di una canzone degli anni Sessanta”.
Inizia così la denuncia del gruppo di opposizione Immagina Greve sulla mancanza di riscaldamento in alcune aule grevigiane.
“Chissà che freddo fa a bambine e bambini, e studenti e studentesse di Greve (nido “Il Riccio”, primaria e secondaria) – dicono – che proprio in questi giorni in cui le temperature si sono fatte di colpo più rigide, si sono trovati col riscaldamento spento”.
“Appesi al tepore di stufette di fortuna – riprendono – che, per la sicurezza nei luoghi di lavoro, non possono neanche stare accese per tutto il tempo necessario”.
“Abbiamo interrogato l’amministrazione a tal proposito – fanno sapere – la quale, proprio dalla voce del sindaco, ha confermato, con una più che lecita polemica nei confronti della ditta appaltatrice per non aver rispettato gli obblighi di intervento anche nei giorni festivi, il grave disagio di questi giorni”.
“Ci auguriamo e vigiliamo – incalzano – affinché entro domani al massimo sia ripristinato il riscaldamento, altrimenti chiediamo venga valutata la possibilità di far rimanere a casa studenti e studentesse, utilizzando eventualmente la didattica a distanza”.
“Non possiamo però che rimarcare ancora una volta – concludono – l’impreparazione di un’amministrazione che non riesce a garantire un ambiente scolastico adeguato”.
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