STRADA (GREVE IN CHIANTI) – Taglio del nastro (sabato 19 gennaio), alla presenza del sindaco Paolo Sottani e del vicesindaco Stefano Romiti, per la riqualificazione di piazza Landi, a Strada in Chianti, posta al centro di una complessa opera di rifacimento dell’area pubblica sulla quale si affaccia il tessuto sociale e commerciale della frazione.
L’intervento ha richiesto all’amministrazione comunale un investimento complessivo pari a 80mila euro e ha compreso sia una parziale ripavimentazione, di particolare pregio per l’utilizzo del cotto e della pietra, sia il risanamento di svariati punti e argini della piazza, danneggiati dalle radici delle alberature che sono state rimosse allo scopo di risolvere le problematiche legate alla sicurezza.
“Prima di intervenire sul restyling della piazza – spiega il sindaco Paolo Sottani – abbiamo rimosso tutte le piante presenti nell’area perimetrale che causavano evidenti criticità in termini di transitabilità, nelle parti più usurate l’opera ha previsto la sostituzione dei pini con altre alberature come aceri e olmi”.
L’opera ha previsto anche la riasfaltatura della strada che circonda la piazza per migliorare le condizioni di sicurezza dell'area.
Un volto nuovo per Strada in Chianti che torna ad abbracciare la propria piazza, antica e contemporanea allo stesso tempo, rispettosa della tradizione e delle origini.
“Le piazze dei nostri borghi vivono grazie alle comunità che le frequentano e le animano – aggiunge il sindaco – con questo intervento la frazione recupera il ruolo di punto di aggregazione, dove le famiglie, anziani e bambini, possano ritrovarsi, organizzare eventi e iniziative per vivacizzare il paese”.
Un ringraziamento particolare è rivolto dal sindaco Sottani agli operai del Comune, scalpellini e specializzati nella lavorazione della pietra, che hanno effettuato l’intervento di risanamento di alcune parti della piazza con l'impiego della pietra serena.
“L’utilizzo dei materiali territoriali, investimento che realizziamo in linea con le nostre competenze e risorse – riprende il vicesindaco Stefano Romiti – vuole diventare un segno distintivo dell’opera pubblica grevigiana, anche a sostegno dei produttori locali che da tempo attraversano un periodo non favorevole".
"Il cotto fatto a mano – conclude Romiti – è un materiale che rappresenta la nostra storia, le nostre radici, gli antichi mestieri ed una memoria che non vogliamo disperdere, ha svariati punti di forza come la resistenza, la porosità, la robustezza; è per questo motivo che lo abbiamo introdotto nell’edilizia pubblica e continuiamo a considerarlo un materiale d’eccezione, simbolo della terra chiantigiana, lo dimostrano le caratteristiche con le quali sono stati costruiti e innovati gli edifici della biblioteca comunale e della scuola media Giovanni da Verrazzano, recentemente rivestita in cotto, i cui lavori di riqualificazione energetica sono in fase di ultimazione”.
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA