GREVE IN CHIANTI – Un taglio del nastro senza l’accompagnamento musicale quello della 49esima edizione dell’Expo del Chianti Classico a Greve in Chianti, giovedì 5 settembre in piazza Matteotti. Un segno di rispetto per la scomparsa in un incidente stradale, poche ore prima, del 18enne stradese Simone Camiciotti.
Poi però, e ovviamente non avrebbe potuto essere altrimenti, la rassegna è partita. Con la tradizionale “tavola rotonda” con i sindaci del territorio, il presidente del Consorzio Vino Chianti Classico Giovanni Manetti, gli assessori regionali Stefano Ciuoffo (turismo) e Marco Remaschi (caccia e agricoltura), il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani.
Rappresentati tutti i sette comuni del Chianti Classico: dagli assessori Daniele Barbucci (Radda in Chianti) e Mauro Minucci (Castelnuovo Berardenga), dai primi cittadini Paolo Sottani (Greve in Chianti), Marcello Bonechi (Castellina in Chianti), Michele Pescini (Gaiole in Chianti), David Baroncelli (Barberino Tavarnelle), Roberto Ciappi (San Casciano).
Coordinata dal direttore del Gazzettino del Chianti, Matteo Pucci, nella tavola rotonda si è parlato di moltissime tematiche di grande interesse.
A introdurre il presidente del Consorzio Vino Chianti Classico Giovanni Manetti, che pur con tutti gli scongiuri del caso ha confermato che “ad oggi, se la stagione ci vorrà bene fino all’ingresso di tutte le uve in cantina, l’annata 2019 si presenta eccezionale”.
Si è poi parlato dei grandi temi comuni di area, della nascita del Distretto Rurale del Chianti e del suo ruolo propulsore per lo sviluppo; del percorso, ormai avviato a conclusione, della richiesta della candidatura del territorio chiantigiano a patrimonio dell’Unesco.
E ancora di rapporto stretto fra vino, territorio e turismo, sul ruolo delle pubbliche amministrazioni nel cercare di spingere verso la de-stagionalizzazione dell’offerta turistica, di infrastrutture (Autopalio in primis, per la quale si preannuncia un “autunno caldo”).
E molto, moltissimo di unità. Con un’apertura del sindaco di Gaiole in Chianti (da tempo e tuttora fuori da tutti i processi comuni di area) Michele Pescini: “Penso che gli altri Comuni possano guardare con interesse a tutto quello che ha fatto e farà Gaiole; così come Gaiole sta guardando e guarderà con interesse a quello che faranno loro. Per il Chianti e il suo sviluppo”.
IL PROGRAMMA COMPLETO DELL’EXPO DEL CHIANTI CLASSICO FINO A DOMENICA 8 SETTEMBRE
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