GREVE IN CHIANTI – Anziani non autosufficienti, pazienti psichiatrici, disabili: categorie deboli, famiglie che vivono momenti difficili o che hanno bisogno di sostegno e aiuto. In situazioni particolari o nel medio-lungo periodo.
Per Marco Lazzerini, direttore generale di Rosa Libri Srl, sono l'orizzonte quotidiano: un orizzonte scrutato dal ponte di comando di quattro strutture che rappresentano veri e propri punti cardinali. Nel territorio grevigiano ma non solo.
Rsa Rosa Libri (52 posti più 15 di centro diurno); Rsa Naldini Torrigiani a Tavarnelle (45 posti più 10 di centro diurno); la comunità per disabili "Alloggio" di Pescille a Panzano in Chianti (9 ospiti); la residenza psichiatrica Centro Ponticelli, sempre a Panzano (15 ospiti).
Un vero e proprio "mondo", che anche a livello di forza lavoro viene gestito in modo alternativo a molte altre realtà del genere: "Abbiamo 115 dipendenti – dice orgoglioso Lazzerini – di cui 108 a tempo indeterminato. Con i collaboratori arriviamo a 123 in tutto".
Una scelta ben precisa quella fatta sui lavoratori: "Abbiamo deciso di avere tutto personale nostro e non accedere a contratti di somministrazione a esterni. La fidelizzazione dei dipendenti è positiva poiché i lavoratori sono più tranquilli, si costruiscono le loro professionalità, riescono a dare servizi migliori. In pratica facciamo un turn over fisiologico, sostituendo le persone che vanno in pensione".
Rosa Libri Srl è di proprietà di tre importanti cooperative della nostra regione: Arca (1.000 dipendenti); Di Vittorio (1.500 dipendenti); Cir Food (15.000 addetti).
"Non essendoci un "padrone" che deve fare utili – spiega Lazzerini – la missione è quella di dare buoni servizi, buon lavoro e tenere i conti sotto controllo. Re-investendo tutti gli utili nella nostra attività: le tre coop socie, anzi, si sono messe le mani in tasca per fare investimenti. Solo quest'anno, per la prima volta, ci potrà essere una parte dell'utile che va a dividendo".
Ma non è tutto: "Grazie alla nostra attività – tiene a dire Lazzerini – abbiamo valorizzato immobili di proprietà pubblica, come la Villa Rosa Libri a Greve di proprietà della Asl o quella di Pescille di proprietà del Comune. In altri casi, come a Tavarnelle, abbiamo acquistato l'immobile facendo un enorme lavoro di ristrutturazione".
Non solo strutture però. Per Lazzerini il rapporto con il territorio è un tassello fondamentale dell'attività quotidiana: "Per le Rsa è quello che caratterizza le strutture di campagna, con i familiari e gli amici degli ospiti che entrano dentro, in un contatto vivace e continuo. Poi ci sono i rapporti con le parrocchie, le associazioni, fino ad arrivare a eventi come la partecipazione al Festival Grevigiano".
Sorride invece Lazzerini pensando alle modalità interattive di Panzano, dove i pazienti psichiatrici non sono "costretti" dentro alla struttura. Ed ecco che allora escono, si confondono e confrontano con la realtà sociale e commerciale del paese.
"Tanto che nelle scorse feste di Natale – ricorda – abbiamo anche fatto una cena con tutti i commercianti panzanesi per ringraziarli della loro disponibilità. In pratica per i nostri pazienti psichiatrici la struttura non è solo Pescille ma… tutto Panzano".
Psichiatria e disabilità non vogliono certo dire confinamento e chiusura quindi, tuttaltro: "Stiamo lavorando molto su percorsi di inserimento lavorativo, per qualcuno i lavori sono veri e propri. Poi ci sono le esperienze che vanno incontro alle loro preferenze: c'è chi va a cavallo, chi gioca a pallone. Chi si dedica al riciclo dei rifiuti che diventano oggetti da vendere al nostro banchino nel mercato di Aprilante".
Insomma, un vero e proprio "mondo". Racchiuso in quattro strutture che rappresentano per Greve, Tavarnelle e tutto il Chianti, un vero e proprio modello a cui guardare.
di Matteo Pucci
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