GREVE IN CHIANTI – “Per il nuovo archivio del Comune di Greve in Chianti siamo di fronte a soldi buttati e a nessuna innovazione”.
E’ la denuncia della lista VIVA-Cittadini per Greve in Chianti: “Con una delibera consiliare di luglio il Comune di Greve in Chianti ha deciso di acquistare un immobile in via Antica Suburbana”.
“La delibera – spiegano – prevede una spesa di oltre 190.000 euro. E anche che l’immobile, posto in un condominio di tre piani, sia destinato a funzioni di archivio e di deposito di attrezzature delle feste”.
“Fare un archivio cartaceo in un condominio – prosegue VIVA – vuol dire predisporre tali e tante misure di tutela antincendio che sicuramente il costo complessivo raggiungerà i 300.000 euro. Per fare cosa? Un archivio di tipo tradizionale quando sappiamo benissimo che ormai siamo nell’era del digitale e quindi la pubblica amministrazione non deve produrre più carta e deve digitalizzare quella vecchia”.
“L’archivio di cui si parla – precisano – non è l’archivio storico, che ha un valore immenso e che da due anni è chiuso in un magazzino di Collesalvetti, inutilizzabile e forse anche in pericolo: intanto si fa la ricerca sui 250 anni del Comune e sugli ottanta anni dalla liberazione senza poterlo consultare con la collaborazione di improbabili storici locali”.
“Si parla di archivio di deposito – rimarcano – ovvero di documenti cartacei prodotti fino al 2018 (anno dell’avvio della digitalizzazione obbligatoria) che in gran parte dopo 10 anni dalla produzione (ovvero fra 5 anni) dovranno essere distrutti”.
“Solo la parte edilizia o poco più (e solo prima del 2018) – precisano ancora da VIVA – deve essere conservata ma è bene digitalizzarla per rendere più agevole il lavoro dei professionisti che devono produrre ora documenti, atti, istanze digitalizzate; inoltre verificando negli uffici abbiamo scoperto che per la parte edilizia l’amministrazione stessa ha incaricato un dipendente di procedere alla digitalizzazione delle vecchie pratiche depositate nel Palazzo della Torre”.
“Insomma – denunciano – davvero uno spreco di un’amministrazione comunale che non riesce a guardare al futuro. Ma siccome non riesce a spendere i soldi presi ai cittadini con le tasse, riesce a sprecarli così per avere in centro un altro locale a disposizione di feste e festicciole. Il Comune avrà così nel capoluogo del Comune ben sette immobili dove ha sparpagliato dipendenti e servizi: quale economicità avrà questa organizzazione?”.
“Poi – concludono – un’altra domanda sorge spontanea: sappiamo che la Città Metropolitana ha offerto al Comune di Greve in Chianti la disponibilità veramente a buon prezzo del vecchio magazzino cantoniere all’inizio di via di Colognole. Perché non si è accettata questa offerta?”.
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