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giovedì 25 Aprile 2024
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    Lavoratori cementificio Testi, l’appello del centrodestra grevigiano: “Non abbandoniamoli”

    Claudio Gemelli, Marco Raveggi e Giuliano Sottani: "Chiederemo il prima possibile un consiglio straordinario o commissione al sindaco di Greve"

    GREVE IN CHIANTI – “Non abbandoniamo i lavoratori del cementificio di Testi”.

    Lo dicono i tre consiglieri comunali del gruppo di centrodestra, Claudio Gemelli, Marco Raveggi e Giuliano Sottani.

    “Esprimiamo solidarietĂ  e vicinanza – tengono a specificare – ai lavoratori che da giorni stanno manifestando fuori dall’azienda e a Firenze ed idealmente ci uniamo a loro nella speranza che si possa scongiurare la chiusura dell’impianto”.

    “Non ci possiamo permettere oggi una crisi occupazionale che riguarderebbe cento lavoratori con altrettante famiglie alle spalle – rilanciano – Il Chianti e Greve in particolare giĂ  stanno soffrendo un’importante crisi dovuta al Covid, aggiungere quindi ad un territorio giĂ  penalizzato anche il destino dei lavoratori della Buzzi Unicem sarebbe davvero pesante”.

    “La Buzzi Unicem – proseguono – o Sacci come ormai viene identifcata da molti, rappresenta una parte importante di Greve e della sua storia. Intorno al cementificio è nata la frazione del Passo dei Pecorai e da piĂą di un secolo è parte integrante del nostro territorio”.

    “Auspichiamo che la vertenza si concluda positivamente per i lavoratori – dicono ancora i consiglieri comunali – e l’attuale proprietĂ  si mostri disponibile. Ci vorrĂ  ovviamente il coinvolgimento anche degli enti locali a tutti i livelli a partire dalla Regione ma anche del Comune che non dovrĂ  fare mancare il proprio impegno”.

    “Dall’opposizione – promettono – seguiremo con attenzione gli sviluppi chiedendo il prima possibile un consiglio straordinario o commissione al sindaco di Greve per discutere insieme delle problematiche e capire come poter convocare la dirigenza della Buzzi Unicem per farci spiegare i piani futuri dello stabilimento e il destino delle 70 persone dipendenti piĂą le 30 di indotto”.

    “Chiediamo – concludono – che anche l’amministrazione si faccia sentire in modo chiaro e netto a difesa dei lavoratori, per far capire che Greve in Chianti è dalla loro parte”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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