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giovedì 25 Aprile 2024
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    L’Oratorio di San Michele ha riaperto le sue porte per una Messa emozionante: con musica e… schiacciata con l’uva

    Fra le leggende dell'Oratorio, anche quella di una testa di elefante su uno dei muri esterni...

    GREVE IN CHIANTI – Dopo due anni di silenzio a causa della pandemia la porta dell’Oratorio di San Michele, sulla cima del monte San Michele, a Greve in Chianti, si è riaperta sabato 1 ottobre. Per festeggiare con una Santa Messa il santo.

    Il complesso, acquistato dal Comune di Greve in Chianti nel 1971, è posto in un’area di 121 ettari: un tempo apparteneva alla parrocchia di San Pietro a Monte Muro, San Gaudenzio a Torsoli, e con decreto del vescovo di Fiesole del 14 dicembre 1839 venne assegnata alla parrocchia di Sant’Andrea a Casole.

    Fu di patronato dei monaci Vallombrosani, che edificarono intorno al Mille. Entrando l’impatto è emozionante: l’Oratorio versa in una situazione precaria, ma nel mese di novembre sembra che partiranno i lavori di recupero.

    Il bellissimo portone d’ingresso è già in restauro in un laboratorio autorizzato dalla Soprintendenza: e già durante la fase di ripulitura sono venute alla luce interessanti particolarità.

    L’interno dell’Oratorio ha elementi di stile gotico, ma è un moderno rifacimento ricostruito sulle antiche mura nel 1922, dopo un altro rifacimento datato 1820.

    Di originale non resta che la parete dell’altare, e poco delle altre due ai fianchi. Ma quello che colpisce è lo splendido affresco incastonato in quella che sembra una nicchia di un grosso tabernacolo, un tempo forse protetto da una sorta di sportello. Lo fanno pensare gli arpioni rimasti su i lati.

    L’affresco è in precarie condizioni, ma anche per questo il restauro dovrebbe avere inizio nel 2023.

    E’ un’ opera di Paolo Stefano Badaloni, detto Paolo Schiavo: al centro si vede la Madonna col Bambino Gesù, che tiene in mano una rondine. Mentre ai lati sembrano esserci San Giustino, San Giovanni Battista, San Michele Arcangelo, San Pietro, San Benedetto, Sant’Antonio Abate. Sotto, invece, dei tondi che rappresentano il volto di altri Santi.

    Torniamo alla festa organizzata dal Comune di Greve in Chianti: tra i primi ad arrivare è stato don Flavio Rossetti, parroco di Greve, a seguire il vice sindaco Giulio Saturnini e altri fedeli.

    A intrattenere dopo la Messa, per un momento musicale, il Maestro Adriana Silveen, violino, Luca Rinaldi, violino, e Nara Fox, voce.

    “Oggi siamo dei privilegiati – ha detto don Flavio – perché siamo qui in quest’ambiente in mezzo alla natura, con il privilegio di avere durante della bella musica. La prima cosa che ho pensato è: quanto siamo privilegiati in tante cose semplici, belle, in questo clima che si crea al lume delle candele. Abbiamo tanti privilegi piccoli e grandi di cui non ci rendiamo conto, compreso questo posto e non sempre lo riconosciamo”. 

    “Qui – ha proseguito – ricordiamo l’Arcangelo Michele, ma chi sono gli angeli? Sono messaggeri di Dio, che vanno in aiuto all’uomo da parte di Dio. E qui i Camaldolesi hanno affidato il conventino a San Michele Arcangelo. Per poter vivere la possibilità, nel silenzio, di sperimentare qualcosa che andasse oltre l’uomo. Raccoglimento, silenzio, affidarsi alla natura e scoprire qualcosa che andava oltre”.

    Terminata la Santa Messa è stato il momento di ascoltare la musica: si sono soffermati anche alcuni escursionisti incantati dal suono dei violini e dalla voce di Nara.

    Tra la bellezza del luogo, Fiorenza ha portato da Greve in Chianti una buonissima schiacciata con l’uva: “Fatta in casa come usava una volta” tiene a precisare.

    Poi ci ha fatto scoprire una curiosità che in pochi sanno: “Dicono che da qui ci sia passato Annibale! Non so quanta fantasia in questo può esserci, ma impressa sulla facciata della Villa c’è una cosa curiosa. La testa di un elefante”.

    In effetti, tra le bozze delle pietre della facciata, ecco spuntare una piccola testa di un elefante!

    Noi proponiamo la foto: la “caccia” alla sua collocazione la lasciamo a chi, incuriosito, si recherà all’oratorio di San Michele Arcangelo. Per trovare… la testa dell’elefante. 

    La testa di elefante

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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